
I mercati asiatici sono sui massimi degli ultimi 29 mesi. Balzo del Pmi servizi cinese
Apertura positiva per le principali Borse europee nell’ultima seduta del mese di agosto, trainate dalle politiche accomodanti delle Banche centrali, con la Fed che la scorsa settimana ha tagliato i tassi di interesse a zero e aperto un programma di acquisto di asset per sostenere l’economia. Nei primi minuti di contrattazioni il Dax di Francoforte sale dello 0,58% e il Cac40 segna un rialzo di circa lo 0,9 per cento. Chiusa, invece, la Borsa di Londra per il Bank Holiday.
I mercati asiatici sono sui massimi degli ultimi 29 mesi. L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo, sceso venerdì scorso dopo le dimissioni del primo ministro, Shinzo Abe (leggi qui), ha recuperato l’1,1% raggiungendo quota 23.139,76 punti, aiutato dalla notizia che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha acquistato più del 5% di quote in ciascuna delle cinque principali aziende giapponesi con grandi investimenti in energia (Mitsubishi Corp., Mitsui & Co., Sumitomo Corp., Itochu Corp. e Marubeni Corp.).
Assist all’azionario asiatico anche dai dati macro diffusi dalla Cina, che hanno confermato la fase di espansione dell’attività manifatturiera e non.
La Borsa di Shanghai è quindi in rialzo dello 0,51%, Hong Kong segna +0,61%. Male invece Sidney -0,11% e Seoul -0,26%.
Per la precisione, il Pmi manifatturiero della Cina si è attestato ad agosto a 51 punti contro i 51,1 del mese di luglio e i 51,2 del consensus Bloomberg. Il Pmi non manifatturiero è invece salito a 55,2 punti contro i 54,2 della passata rilevazione (consensus Bloomberg a 54,2). Infine, il Pmi composto è stato pari a 54,5 contro i 54,1 della passata lettura.
Meno confortante il dato relativo alle vendite al dettaglio del Giappone che, nel mese di luglio, è sceso del 3,3% su base mensile, facendo peggio del -2,5% atteso dal consensus e rallentando in modo significativo dopo il balzo del 13,1% riportato con la fine del lockdown a giugno. Su base annua, il trend è stato di una flessione del 2,8%, peggio del -1,7% stimato e del -1,3% precedente. Bene invece la produzione industriale del Giappone, che luglio è balzata su base mensile dell’8%, meglio del +5% atteso e rispetto al precedente rialzo dell’1,9% (dati preliminari). Su base annua, il dato rimane in forte calo, pari a -16,1%, lievemente meglio rispetto al -17,5% stimato e al precedente tonfo del 18,2%.
Il dollaro americano è in lieve recupero su tutte le valute concorrenti, anche se la divisa verde continua a essere debole. L’euro scambia a 1,19 rispetto alla valuta statunitense, in calo del -0,02% ma comunque molto vicino ai massimi annuali toccati dopo Ferragosto. La sterlina, a -0,04%, è comunque sopra il cambio a 1,33 (1,3343), anch’essa in prossimità dei valori massimi da inizio 2020. Dollaro in recupero moderato sullo yen giapponese, con cambio a 105,60 (+0,3%).
In terreno positivo le commodities, con gli indici del petrolio che sembrano aver superato la loro fase più complessa. Il Wti scambia al rialzo del +0,4% a 43,12 dollari al barile, il Brent è a +0,6% a 46,08. L’oro si riavvicina a 2.000 dollari l’oncia, scambiando al +0,1% a 1.976 dollari.
Giornata interessante a livello di dati macro, con gli occhi degli investitori italiani che saranno focalizzati sulla seconda stima del pil nazionale relativo al secondo trimestre 2020.
di: Maria Lucia PANUCCI
Ti potrebbe interessare anche: