
Anche l’Asia è tutta negativa con perdite oltre il 2% per via dei timori sull’aumento del rendimento del titolo di Stati decennale Usa che stamani risale all’1,47%. Attenzione ai numerosi dati macro
Avvio sotto la parità per le Borse Ue dopo la chiusura negativa di ieri degli Usa (Dow Jones -0,39%, Nasdaq -2,7% e S&P -1,31%) per via dei dati macro deludenti che hanno innescato timori sulla ripresa economica post pandemia e nel contempo per le preoccupazioni per il rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato Usa, che potrebbero aprire la strada ad aumenti dei tassi nonostante le parole rassicuranti di vari membri della Fed sul fatto che la politica monetaria resterà accomodante.
E così il risveglio dei principali listini del Vecchio continente è negativo, con il Dax che cede lo 0,45% e il Ftse 100 che indietreggia dello 0,52%, mentre il Cac40 di Parigi segna un -0,25%.
Eppure gli elementi positivi non mancano: dalle promesse del presidente Usa Joe Biden di vaccinare tutta la popolazione entro maggio (guarda qui) all’imminente ok del Senato al piano di aiuti da 1.900 miliardi di dollari. E anche per oggi i future di Wall Street segnalano una seduta negativa: il Dow Jones fa -0,30%, l’S&P -0,51% e il Nasdaq -0,75%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale Usa risale stamani all’1,472% rispetto al livello dell’1,469% di ieri e all’1,413 cui era sceso martedì. Anche sulle borse asiatiche il sentiment è sotto pressione con tutti i principali indici che lasciano sul terreno oltre il 2% (Nikkei -2,18%, Shanghai -2,2% e Hong Kong -2,4%).
Nel valutario il cambio euro-dollaro è a 1,206, -0,025%, il dollaro/yen tratta a 107,12, +0,12% e il cross tra sterlina e biglietto verde tratta a 1,396, +0,01%. Tra le commodities il petrolio è in rialzo: il Wti sale dello 0,39% a 61,5 dollari al barile e il Brent fa +0,45% a 64,3 dollari al barile in attesa del meeting di oggi dell’Opec+. L’oro è ancora in calo e viaggia sui 1.713 dollari l’oncia in ribasso dello 0,07%.
Sul fronte macro da seguire le vendite al dettaglio e il tasso di disoccupazione di gennaio nella zona euro e poi dagli Usa le richieste settimanali sussidi di disoccupazione, gli ordini alle imprese e gli ordini di beni durevoli di gennaio e le scorte settimanali di gas naturale. In serata è atteso un intervento del presidente della Fed, Jerome Powell. In agenda anche l’outlook Italia di S&P Global Ratings.
di: Maria Lucia PANUCCI
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