
Va giù Tesla. Morgan Stanley e Goldman Sachs superano il caso Archegos. Dai dati macro i prezzi delle case negli Usa balzano a +11% a gennaio
Wall Street apre in ribasso a causa della nuova ennesima impennata dei tassi dei Treasuries a scadenza decennale, volati fin oltre l’1,75% (leggi qui). Il Nasdaq cede lo 0,62% a 12.977 punti, il Dow Jones arretra dello 0,27% a 33.082 punti, mentre lo S&P 500 scende dello 0,39% a 3.955.
Tra le Big Tech sotto pressione c’è Tesla, per una doppia notizia: nella giornata di oggi il fondatore e ceo Elon Musk ha twittato che i problemi relativi all’offerta delle celle per le batterie complicano la produzione del suo camion elettrico Tesla Semi, il cui sbarco è stato già rimandato altre volte. Il titolo sconta anche la notizia secondo cui alcuni acquirenti di auto Tesla si sono visti addebitare sui loro conti correnti il doppio del prezzo che avrebbero dovuto pagare per l’acquisto dei veicoli.
All’indomani della scossa Archegos, che ha piegato diversi titoli finanziari, le banche oggi sono in recupero. Goldman Sachs e Morgan Stanley balzano infatti di oltre +2%.
Dal fronte macroeconomico è stato diffuso l’indice Case-Shiller, che monitora il trend dei prezzi delle principali aree del mercato immobiliare residenziale Usa. Dal dato è emerso che nelle 20 principali aree metropolitane degli Stati Uniti i prezzi delle case sono balzati a gennaio dell’11,1%, rispetto al +11,2% atteso dal consensus degli analisti. Nel mese di dicembre l’incremento era stato pari a +10,3%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/JUSTIN LANE
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