Uno degli obiettivi sarà quello di svecchiare la Pa. Entro il 2026 tutti gli italiani dovranno avere la connessione a 1giga
Il PNRR servirà tra le altre cose alla digitalizzazione, con lo sviluppo delle reti e del 5G e della Pubblica amministrazione per modernizzare il Paese. A sottolinearlo è stato il ministro dell’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao, intervenuto oggi alla presentazione del Rapporto COTEC-BEI dal titolo The Digitalisation of SMEs in Italy. «Il PNRR appena approvato dal Governo è la chiave per affrontare questa sfida di modernizzazione del Paese – ha detto. – Abbiamo a disposizione quasi 50 miliardi sul digitale per realizzare progetti concreti per la modernizzazione della PA, per irrobustire le competenze digitali, quelle STEM nel sistema educativo, per sviluppare la telemedicina e la sanità digitale, per sostenere le imprese che investono nel digitale».
Entro il 2026 tutti gli italiani dovrebbero avere la connessione a 1giga. «Lavoriamo anche per diffondere lo sviluppo delle reti e dei servizi 5G», ha specificato il ministro, sottolineando che un obiettivo primario sarà quello di svecchiare la Pubblica Amministrazione. «Vogliamo ribaltare la narrativa della PA che rallenta le nostre vite, che ostacola la competitività delle imprese. Nei prossimi cinque anni porteremo il 75% delle PA italiane ad utilizzare servizi cloud, renderemo i dati pubblici interoperabili, doteremo il 70% degli italiani di un’unica identità digitale, e rafforzeremo l’uso della telemedicina e del fascicolo sanitario digitale. Questi progetti di digitalizzazione – ha detto ancora Colao – si potranno raggiungere importanti obiettivi di modernizzazione di tutto il Paese, dal pubblico al privato. Questo ci consentirà, ne siamo convinti, di entrare nel gruppo di testa dei Paesi europei. Potremo così far crescere il sistema produttivo, garantendo da subito ai nostri imprenditori condizioni migliori per crescere ed essere più competitivi. Ridurremo – molto importante – anche i divari digitali e sociali, e garantiremo opportunità migliori ai giovani e alle donne, su cui oggi dobbiamo sovra investire».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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