
Facebook ha rinnovato il bando per 6 mesi, Twitter lo ha reso permanente, mentre Youtube ha fatto sapere che lo toglierà quando il rischio di violenza sarà diminuito
«Quello che hanno fatto Facebook, Twitter e Google è una vergogna assoluta, fonte di imbarazzo per il nostro Paese. Hanno tolto la libertà di parola al presidente degli Stati Uniti perché i pazzi della sinistra radicale hanno paura della verità, ma la verità verrà comunque fuori, più grande e più forte che mai». E’ molto duro il commento di Trump alla notizia che Facebook ha rinnovato per altri 6 mesi il bando dal social (leggi qui). E naturalmente ogni occasione è buone per tornare sul discorso delle frodi elettorali, che giustificherebbero, a suo dire, la vittoria di Joe Biden alle presidenziali di novembre scorso.
«Questi social media corrotti – ha poi ammonito Trump – devono pagare un prezzo politico e non deve essere più permesso loro di distruggere e decimare il nostro processo elettorale».
Oltre a Facebook, anche Twitter ha bloccato il tycoon a inizio anno con l’accusa di incitamento alla violenza, contestandogli l’aver fomentato l’assalto dei suoi supporti al Campidoglio. E proprio il social più amato dall’ex presidente ha detto che il suo divieto è permanente, mentre Youtube ha fatto sapere che ripristinerà il canale di Trump quando deciderà che il rischio di violenza è diminuito.
Alla luce di questi divieti è un bene che Trump abbia aperto la sua piattaforma, un modo per rimanere in contatto con i suoi fan, cosa di cui non può proprio fare a meno (guarda qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/CHRIS KLEPONIS / POOL
Ti potrebbe interessare anche: