
L’inflazione non preoccupa e resterà alta solo nel breve termine
La politica monetaria della Fed rimane invariata. La Banca centrale americana ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse. Il costo del denaro resta fermo fra lo 0 e lo 0,25%.
Per ora niente tapering, ovvero il progressivo rallentamento del ritmo di acquisti mensile dei titoli di Stato, ma come ha spiegato il presidente Jerome Powell durante la conferenza stampa successiva alla riunione, si è già discusso di come potrebbero essere rivisti gli acquisti di titoli, compresi il ritmo e la composizione, quando le condizioni economiche lo permetteranno. «Nelle prossime riunioni – ha aggiunto – questa analisi continuerà e ogni decisione dipenderà dai dati in arrivo. In ogni caso i cambiamenti saranno annunciati con anticipo».
Secondo la Fed, gli indicatori dell’attività economica sono migliorati grazie alla campagna vaccinale e al forte sostegno della politica economica ma per esempio il mercato del lavoro ha ancora tanta strada da fare.
L’inflazione, inoltre, non preoccupa, malgrado sia salita anche oltre il 5%. Powell ha spiegato che il rialzo è “legato a una manciata di settori. Non è un’inflazione che si espande in tutta l’economia“. Non è quinidi un aumento generalizzato dei prezzi, contro la quale la politica monetaria deve intervenire. Nel breve termine, ha aggiunto Powell, l’inflazione resterà alta, mentre calerà nel medio termine.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/MICHAEL REYNOLDS
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