Farmacie e strutture pubbliche non sarebbero in grado di coprire la domanda di test
L’ufficio studi della Cgia di Mestre ha lanciato l’allarme: da lunedì prossimo due milioni di lavoratori potrebbero dover rimanere a casa perché impossibilitati a fare il tampone per ottenere il Green pass (leggi qui).
Infatti secondo lo studio, farmacie e strutture pubbliche e private potrebbero non essere in grado di compiere giornalmente un numero di test sufficienti per coprire l’impennata delle domande.
Al momento, secondo le stime del Governo, i lavoratori italiani senza certificato sarebbero tre milioni, il 13% circa degli occupati.
Nella giornata di ieri sono stati fatti circa 506 mila tamponi. Ipotizzando un aumento della produttività da parte delle farmacie e delle strutture dedicate a fare questi test, dopodomani il numero complessivo potrebbe salire fino a 700 mila. Se a questo numero aggiungiamo le oltre 300 mila persone che per ragioni di salute non sono obbligate al possesso della certificazione, rimarrebbero, calcola la Cgia, senza pass circa due milioni di lavoratori.
Per risolvere la situazione secondo la Cgia ci sono due alternative: stabilire che il Green pass si ottiene solo attraverso l’inoculazione del vaccino, eliminando così il problema dell’impossibilità di fare i tamponi a tutti; oppure mobilitare l’Esercito, la Protezione civile e tutte le forze disponibili, in modo che vengano diffuse su tutto il territorio nazionale delle unità mobili in grado di fare i test.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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