“Stop a quota 100. Ora ritorno graduale alla normalità. Nessun ritardo sul Pnrr”
Si è concluso da poco il Consiglio europeo, l’ultimo che vede Angela Merkel a capo della Germania. La cancelliera tedesca ha parlato del commercio come punto di forza dell’unione ma in realtà sono stati altri i temi che hanno infiammato i Paesi in questa due giorni, il tema energetico in primis con la carenza di materie prime che sta innalzando notevolmente i prezzi.
Mario Draghi si era presentato all’Europa Building di Bruxelles portando un messaggio netto al Consiglio europeo: il dossier dei rincari energetici non può subire dilazioni. Il tema nella prima giornata del vertice è stato caldissimo. Solo a notte fonda i 27 leader sono riusciti a trovare un’intesa dando “urgenza” alle linee messe in campo dalla Commissione, incluso l’acquisto, su base volontaria, di stock comuni di gas. E i capi di Stato e di Governo hanno trovato una mediazione sul grande nodo del mix energetico, ovvero su quali fonti i Paesi useranno, con il placet del rating di sostenibilità europeo, per avviare la transizione ecologica. Nelle conclusioni del Consiglio, infatti, si sottolinea che verranno considerate le “specificità” dei vari Paesi. Chi pensa al gas, chi al nucleare, chi al carbone.
A Bruxelles il presidente del Consiglio ha invece messo subito sul tavolo l’importanza di un coordinamento. «Bisogna intervenire al più presto per limitare gli aumenti del prezzo dell’energia, per preservare la ripresa e salvaguardare la transizione ecologica – ha spiegato in conferenza stampa. – Sull’energia siamo stati espliciti con la necessità di preparare subito uno stoccaggio integrato con le scorte strategiche. Dobbiamo proteggere tutti i Paesi dell’Ue in egual misura e a lungo andare puntare sulle rinnovabili. Ma se i prezzi del gas salgono, si pone un problema anche di finanziare questo percorso. Ed è difficile rinunciare al gas immediatamente per molti Paesi. Il caro prezzi dell’energia mostra la necessità di avere una strategia che punta all’autonomia strategica dell’Unione ed è su questo che la Commissione comincerà a lavorare».
In conferenza stampa è venuto fuori poi un tema tutto italiano, ovvero quello delle pensioni e qui Draghi è stato netto: «io non concordavo con Quota 100 e non verrà rinnovata, ora occorre assicurare una gradualità nel passaggio a quella che era una normalità».
In merito al Patto di stabilità c’è ancora un anno per parlarne. «Gli impegni che stiamo prendendo sulle vaccinazioni, sulla salute per affrontare future pandemie, sulle vaccinazione nel resto del mondo, sono di una dimensione tale che andranno affrontati con regole di bilancio diverse: abbiamo un anno per parlarne e affrontarle in modo realistico», ha aggiunto, sottolineando che sul Pnrr tutto procede come deve, senza ritardi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ROBERTO MONALDO / POOL / LAPRESSE / ANSA
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