
“Sull’inflazione è possibile che gli investitori non abbiano scontato del tutto la fiammata dei prezzi”
Gli investitori aspettano con ansia le decisioni della Fed, in arrivo la prossima settimana nella due giorni del 14 e 15 dicembre, e fanno bene perché, a detta di Goldman Sachs, le decisioni del Congresso Usa e della Federal Reserve avranno sui mercati e sull’economia un impatto superiore di quanto lo avrà la pandemia. «Non credo che ci troviamo in un nuovo paradigma, in cui il mondo è fondamentalmente diverso. Ma ci vorrà del tempo per fare passi in avanti – ha detto l’ad David Solomon, in un’intervista rilasciata alla Cnbc. – In questo contesto, credo che le politiche monetarie e fiscali avranno un impatto maggiore sulla traiettoria dei mercati rispetto a quello che avrà la pandemia, da questo momento in poi».
Le preoccupazioni sono giustificati dal fatto che l’ammontare totale dei bazooka fiscali e monetari lanciati da Capitol Hill e dalla Fed di Jerome Powell per far fronte alle conseguenze economiche della pandemia Covid è stato di circa $10 trilioni dal marzo del 2020. Una somma veramente importante. Il problema è che entrambi i sostegni sono destinati a essere smorzati, anzi quello della Fed lo è già stato con il lancio del tapering degli acquisti di asset (guarda qui).
Riguardo alla minaccia dell’inflazione negli Stati Uniti, Solomon ha sottolineato che è possibile che gli investitori non abbiano scontato del tutto la fiammata dei prezzi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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