Milano leader nei servizi
Secondo il report dell’Istat sui risultati economici delle unità locali di imprese e multinazionali, Roma si conferma la capitale dell’industria mentre a Milano rimane il primato dei servizi.
Inoltre, il 41,5% del valore aggiunto nazionale prodotto dalle unità locali d’impresa è concentrato nell’1% dei Comuni. Milano e Roma, insieme, producono il 14,8% del valore aggiunto nazionale, seguite da Torino e, sotto il podio, Genova.
Geograficamente, il 37% del valore è prodotto da unità locali di imprese del Nord Ovest e il 25,5% da quelle di Nord Est. Il centro segue con 20,8% e al Mezzogiorno ci si ferma al solo 16,8%.
Il tessuto economico italiano è fondato sulle piccole e medie imprese, infatti il 31,9% del valore aggiunto è prodotto da imprese con numero di addetti che va da zero a 9. Il 27,1% è prodotto da unità locali di piccole dimensioni, tra i 10 e i 49 addetti, il 24,2% da realtà medie, quindi con addetti che vanno dai 50 ai 249, e infine il 16,8% dalle grandi, oltre i 250 addetti.
Ci sono poi gli apporti che arrivano da unità locali di gruppi multinazionali, ovvero i colossi che hanno aperto punti fisici anche nel nostro Paese, e che contribuiscono per il 36,1% al valore aggiunto e per il 41,9% al fatturato dell’intera economia.
Il contributo maggiore proviene da unità locali site nel Lazio, 55,8%, Lombardia, 48,9%, e Piemonte, 45,9%. In Lombardia e nel Lazio viene realizzato, nel complesso, il 53,0% del fatturato e il 49,5% del valore aggiunto prodotti da multinazionali estere in Italia.
Infine, per quanto riguarda il contributo dei gruppi multinazionali italiani alle economie regionali, emerge il risultato della Basilicata, dove le unità locali di gruppi multinazionali italiani realizzano il 37,7% del fatturato e il 21,8% del valore aggiunto regionale. Seguono il Lazio, che in percentuale fa 32,8% e 23,4%, l’Emilia Romagna con 27,7% e 26,0%; e il Friuli Venezia Giulia con 27,7% e 25,4%.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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