Ma ha annunciato anche la fine del suo programma di Quantitative easing. Gli ultimi acquisti di asset avverranno il prossimo 10 febbraio. Tonfo delle vendite al dettaglio: -4,4% a dicembre
Rimane espansiva la politica monetaria in Australia. La banca centrale RBA ha deciso di lasciare i tassi fermi al minimo storico dello 0,10%.
La decisione è legata all’inflazione che non accenna a rallentare. Il presidente della banca centrale, Philip Lowe, ha infatti sottolineato che l’istituzione “non alzerà i tassi fino a quando l’inflazione non si attesterà in modo sostenibile all’interno del range compreso tra il 2% e il 3%“. «Ci sono incertezze – ha spiegato Lowe – su quanto il rialzo dell’inflazione si confermerà persistente nel momento in cui i problemi provenienti dal lato dell’offerta saranno risolti. La crescita dei salari, inoltre, rimane modesta ed è probabile che ci voglia un po’ di tempo prima che la crescita aggregata (dei salari) sia coerente con una inflazione che centri il target in modo sostenibile».
Ma la banca ha anche annunciato la fine del suo programma di Quantitative easing, precisando che gli ultimi acquisti di asset avverranno il prossimo 10 febbraio. Il QE della RBA prevede acquisti di asset per un valore di quattro miliardi di dollari australiani la settimana.
Forte delusione per il dato relativo alle vendite al dettaglio dell’Australia che sono scese a dicembre del 4,4%, molto peggio del rialzo atteso dagli analisti, pari a +3,9%. Il rallentamento è stato notevole rispetto al rialzo precedente, a livelli record, del 7,3%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/MICK TSIKAS AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT
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