Nella nota mensile sull’economia italiana, l’Istat ha rilevato possibili flessioni dell’attività manifatturiera. Bene i servizi
Nei prossimi mesi si attendono possibili flessioni dell’attività manifatturiera accompagnati da una moderata vivacità nei servizi. L’aumento del disavanzo della bilancia commerciale, la diffusione dell’inflazione e il marcato peggioramento della fiducia dei consumatori rappresentano rischi al ribasso per l’evoluzione congiunturale. Lo riferisce L’Istat nella nota mensile sull’economia italiana.
Segnali di decelerazione dell’attività economica ed elevata e diffusa inflazione continuano a contraddistinguere lo scenario internazionale. Nel secondo trimestre, il Pil italiano ha segnato una decisa accelerazione congiunturale, a sintesi di un contributo positivo della domanda interna (al lordo delle scorte) e di un apporto negativo di quella estera netta.
La crescita acquisita è pari al 3,4%. Il dinamismo dell’attività economica si è riflesso sul mercato del lavoro che a giugno ha registrato un diffuso miglioramento con un effetto di trascinamento sull’intero secondo trimestre. A luglio sono emersi i primi segnali di raffreddamento delle pressioni sui prezzi ma l’inflazione acquisita per l’anno in corso continua ad aumentare.