
Dopo tre settimane in deciso calo per i timori di un aumento dei tassi della Fed, ormai certo, i tre indici di New York sono positivi
Wall Street apre positiva. Il Dow Jones guadagna lo 0,39% a 31.441,96 punti, il Nasdaq avanza dello 0,31% a 11.667,21 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un +0,39% a 3939,51 punti.
I tre maggiori indici sono reduci da tre settimane consecutive in deciso calo, a causa dei timori sul rallentamento dell’economia mondiale e della volontà della Federal Reserve di continuare a essere aggressiva con i rialzi dei tassi d’interesse per contrastare l’inflazione.
Alla prossima riunione del 20-21 settembre, il Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed – deciderà probabilmente di alzare i tassi di 75 punti base per la terza volta consecutiva.
Il petrolio Wti al Nymex guadagna l’1,09% a 87,82 dollari al barile, dopo il taglio alla produzione deciso dai Paesi dell’Opec+.
Il prezzo del gas continua a scendere in vista della riunione di venerdì dei ministri dell’energia dell’Ue per decidere sul price cap. Ad Amsterdam le quotazioni si attestano a 219 euro al megawattora, con una flessione dell’11% e dopo aver toccato un minimo di giornata a 214 euro. In calo anche a Londra dove il prezzo scende a 395 penny al Mmbtu (-14,6%).
In positivo Francoforte (+1%), Londra e Parigi (+0,3%), Madrid (+0,2%) , mentre Piazza Affari si conferma fiacca al passaggio di metà seduta, con l’indice Ftse Mib in calo dello 0,2% a 21.436 punti. In ribasso anche il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, che scende a 236,8 punti, con il rendimento annuo italiano che cede 2,7 punti al 3,901%, dopo aver sfiuorato il 4% nella mattinata.
Contrastate Saipem (+2%), all’indomani dell’accordo sull’eolico con Siemens Energy, ed Eni (-3,74%), con il calo del greggio (Wti -0,39% a 86,56 dollari al barile). Il titolo risente anche della protesta degli autotrasportatori che bloccano gli accessi della raffineria di Taranto.
Pesano poi Tenaris (-2,14%), legata anch’essa al prezzo dell barile, ed Hera (-3,77%), che sconta il taglio del prezzo obiettivo da parte di Kepler Chevreux.
In ordine sparso i bancari. Scivola Mps (-4,88%), all’indomani del via libera della Bce all’aumento di capitale da 2,5 miliardi e appare fiacca Bper (-0,14%). Salgono invece Unicredit (+0,2%), Banco Bpm (+0,36%) e Intesa (+0,7%).
Sul fronte industriale azzera il rialzo Ferrari (+0,08%) mentre accelerano Iveco (+1,61%), Cnh (+1,15%), Stellantis (+0,92%) e Pirelli (+2,63%) insieme ad Exor (+1,49%). Tra i titoli a minor capitalizzazione sprint di De Nora (+6,42%) e Pininfarina (+4,94%), frenano invece Gas Plus (-7,41%) ed ePrice (-4,8%).