
Attesa per i verbali dell’ultima riunione della Fed, da cui gli investitori cercheranno di percepire le intenzioni future della Banca centrale sui tassi d’interesse
Dopo i primi minuti di scambi il Dow Jones perde 100,39 punti (-0,34%) per poi riguadagnare la parità, lo S&P 500 è in ribasso di 13,15 punti (-0,37%), il Nasdaq cede 36,57 punti (-0,35%). Il petrolio Wti al Nymex è in calo dell’1,72% a 87,81 dollari al barile.
Apertura volatile a Wall Street, dopo che i prezzi alla produzione si sono rivelati più alti del previsto, a settembre. Domani, atteso il dato sui prezzi al consumo (Cpi).
Più tardi, saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione della Fed, da cui gli investitori cercheranno di percepire le intenzioni future della Banca centrale sui tassi d’interesse, dopo tre rialzi consecutivi da 75 punti base.
Le aspettative sull’inflazione a un anno, a settembre, sono intanto calate dal 5,74% al 5,4%, secondo l’ultimo sondaggio condotto dalla Fed di New York. Si tratta del dato più basso in un anno, dopo aver toccato il 6,8% a giugno.
Il Fondo monetario internazionale ha rivisto in ribasso le previsioni per l’economia globale e ha avvertito che “il peggio deve ancora venire”. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha allontanato i timori di una recessione durante un’intervista alla Cnn: ha detto che, anche se dovesse verificarsi, sarebbe “molto lieve”.
Al di qua dell’oceano, le Borse europee proseguono la seduta riducendo le perdite ben sopra i minimi segnati finora e in alcuni casi posizionandosi in zona parità. A piazza Affari, intorno alle 14.15, l’indice Ftse Mib cede lo 0,57% (-0,56% l’All Share), mentre Francoforte segna +0,08%, Londra -0,34%, Parigi +0,03%, Madrid -0,99%.
Tra i titoli a maggior capitalizzazione del listino milanese sono particolarmente pesanti Azimut (-3,87%), Leonardo (-3,75%), FinecoBank (-3%), Amplifon (-2,32%). Acquisti su Moncler (+2,7%), Campari (+1,2%), Interpump (+0,99%), StM (+0,73%).
Al listino completo è in netta evidenza Mps, che balza del 6,28% sull’onda dell’ottimismo circa la possibilità che vengano definiti gli impegni di azionisti e banche sull’aumento di capitale da 2,5 miliardi e che il cda possa quindi deliberare oggi in merito all’operazione.
Torna ad allargarsi lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali, in area 245 punti base, con il rendimento del titolo italiano in crescita al 4,83%, mentre quello dell’omologo tedesco è al 2,37%.
Infine in rialzo dell’1,87% a 159,72 euro al MWh i futures su novembre per il gas naturale al Ttf di Amsterdam.