
I mercati azionari di tutto il mondo sono spaventati dal peggioramento dell’outlook economico globale e dalla volontà delle banche centrali di proseguire con i rialzi dei tassi d’interesse
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 22,08 punti (-0,07%), lo S&P 500 cede 9,79 punti (-0,26%), il Nasdaq è in calo di 52,46 punti (-0,50%). Il petrolio Wti al Nymex guadagna lo 0,48% a 75,55 dollari al barile.
Apertura in calo a Wall Street, in scia ai ribassi delle ultime due settimane. I mercati azionari di tutto il mondo sono spaventati dal peggioramento dell’outlook economico globale e dalla volontà delle banche centrali di proseguire con i rialzi dei tassi d’interesse per frenare l’inflazione.
Oggi, a turbare i mercati globali è la mossa a sorpresa della Banca del Giappone, che ha allargato la banda di oscillazione dei rendimenti dei bond governativi innescando vendite sui titoli e una forte risalita dello yen.
Sempre oggi, l’agenda dei dati negli Stati Uniti prevedeva l’avvio di nuovi cantieri e i permessi edilizi per il mese di novembre: secondo quanto riportato dal dipartimento del Commercio, l’indice che misura l’avvio di nuovi cantieri ha registrato un ribasso dello 0,5% rispetto al mese precedente al tasso annualizzato di 1,427 milioni di unità; gli economisti aspettavano un ribasso dell’1,8%. Rispetto a un anno prima, registrato un calo del 16,4%. I permessi per le costruzioni, che anticipano l’attività futura del settore edilizio, hanno registrato un dato in ribasso dell’11,2% a 1,342 milioni di unità, contro stime per un dato in calo del 2,4%; rispetto a un anno prima, dato in calo del 22,4%.
Sull’azionario, il titolo di Tesla perde il 3,4% e tocca i minimi in oltre due anni. Ieri, il titolo aveva chiuso in calo dopo il sondaggio di Elon Musk su Twitter: il 57,5% dei partecipanti ha votato a favore delle sue dimissioni da amministratore delegato della piattaforma social; per ora, Musk – che ha promesso di rispettare il risultato – non ha agito di conseguenza.
Il titolo di Meta Platforms perde lo 0,8%, dopo aver ceduto ieri il 4,14% dopo che l’Antitrust dell’Ue l’ha accusata, in via preliminare, di aver distorto il mercato della pubblicità online.
Il titolo di Wells Fargo perde l’1,5%, dopo aver raggiunto un accordo con il Consumer Financial Protection Bureau, agenzia del governo federale che si occupa della protezione finanziaria dei consumatori, e pagherà una multa complessiva di 3,7 miliardi di dollari per chiudere il contenzioso sulle attività illegali commesse ai danni dei consumatori relative a prestiti, mutui e allo scoperto bancario.
Dopo la chiusura dei mercati, attese le trimestrali di Nike e FedEx, da cui gli investitori attendono indizi sullo stato di salute dell’economia statunitense. Il titolo di Nike è in calo dello 0,8%, quello di FedEx dell’1,2%.