
Secondo lo studio di Cst con il Mit, sono 11mila i novelli sposi arrivati dall’estero. Al top delle preferenze la Toscana, ma “tira” anche il Lago di Como di Clooney
Agli stranieri piace il matrimonio in Italia, insomma meglio un “sì” di uno “yes” o “ja”. Tanto che sono state 11mila le coppie che hanno scelto il nostro Paese per sposarsi nel 2022, con un giro d’affari che arriva a 600 milioni.
A scattare la fotografia del turismo dei novelli sposi sono i dati che emergono dall’Osservatorio Destination weddings in Italy, l’analisi condotta dal Centro studi turistici e finanziata dal ministero del Turismo, presentato a Roma da Enit e Convention bureau Italia.
Nella classifica delle mete più richieste c’è la Toscana con il 21% del totale; segue la Lombardia (per l’area del Lago di Como), la Campania (per la costiera Amalfitana), la Puglia, la Sicilia, il Lazio.
Nel 2022 gli Stati Uniti sono stati il principale Paese di provenienza, pari al 29,2% delle coppie straniere che hanno deciso di celebrare il matrimonio in Italia; era il 23,5% nel 2019. In seconda posizione troviamo le coppie provenienti dal Regno Unito, al 25,7%. Poi Germania, Svizzera, Francia. Sotto il 3% si va dal Canada al Brasile, dall’India alla Spagna, ma per importanza – sia pur al di sotto dell’1% – anche l’Australia e la Russia (che oggi, naturalmente, non compare).
Ma proprio i russi però nel 2019 spendevano 9 milioni di euro per venire in Italia, come emerge dalla classifica dedicata alla spesa internazionale per i viaggi di nozze nel nostro Paese.
“L’industria del wedding – dichiara Ivana Jelinic, ceo di Enit – incide con notevoli benefici sulla filiera del comparto turistico ampliando le occasioni di scelta di un viaggio in Italia nonché la notorietà dell’immagine del brand Italia. Occorre essere pronti e potenziare il network con pacchetti all inclusive dedicati”.
In base alla durata del soggiorno delle coppie e degli invitati alla cerimonia (3,3 notti in media), per il 2022 sono stati stimati 619mila arrivi e oltre 2 milioni di presenze turistiche collegate al turismo dei matrimoni. Il fatturato a 599 milioni per il 2022 è pari a circa l’11% in più rispetto ai livelli stimati pre-Covid, quindi del 2019.
Nel 2022 – viene spiegato – è cresciuta la quota di coppie che hanno scelto di sposarsi con rito simbolico, oggi pari al 54,1% del totale. Per il 2023 l’incremento stimato è di oltre 1.000 eventi in più rispetto all’anno passato, con una previsione di crescita del +9,5%.Oltre il 57% degli eventi sono stati generati da coppie di sposi residenti in Paesi europei.
Rilevante anche il movimento turistico degli sposi italiani all’interno dei nostri confini: si stima che nel 2022 siano stati più di 7.160 i matrimoni di coppie italiane celebrati in una regione diversa dalla propria.
Infine, secondo l’Osservatorio Destination weddings in Italy, dopo gli anni della pandemia, le scelte appaiono più green, con una maggiore consapevolezza per l’ambiente, la tradizione, i prodotti.
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