
Mercato azionario in ritirata, davanti ai commenti di vari funzionari della Federal Reserve che fanno presagire una politica più aggressiva sui tassi
Apertura in calo a Wall Street, con il mercato azionario in ritirata, davanti ai commenti di vari funzionari della Federal Reserve che fanno presagire una politica più aggressiva sui tassi. Ieri i dati macroeconomici hanno mostrato che l’inflazione permane forte, smorzando le speranze che i tassi potessero scendere nei prossimi mesi.
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 144,83 punti (-0,43%), lo S&P 500 è in calo di 23,06 punti (-0,56%), il Nasdaq Composite è in diminuzione di 72,10 punti (-0,61%). Il petrolio Wti al Nymex scende del 3,35% a 75,86 dollari al barile, rispondendo all’ampio declino registrato sul mercato petrolifero.
Gli economisti di Goldman Sachs nella tarda serata di giovedì hanno aggiunto nelle loro previsioni aumenti di un quarto di punto a marzo, maggio e giugno.
Oggi altri due funzionari della Fed, Tom Barkin e Michelle Bowman, intervenendo in alcuni eventi pubblici daranno ulteriori indicazioni sulla direzione della politica della Banca Centrale.
Intanto i dati sui prezzi all’importazione, pubblicati stamani, mostrano che in gennaio c’è stato un declino dello 0,2%, continuando la traiettoria al ribasso iniziata in giugno; anche se rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si è registrato un aumento dello 0,8%.
Tra i dati macroeconomici di oggi atteso anche il Superindice sull’economia alle 16. Sul fronte politico, il presidente Biden dovrebbe chiamare il presidente cinese Xi, a seguito dell’abbattimento del pallone spia, usato per sorvegliare alcuni territori Usa.