
Con la crisi delle banche attesi tassi Fed +25 punti base a marzo, non +50 punti base
Avvio poco mosso oggi per le Borse europee nella prima seduta della settimana. Si segnala +0,09% per il Dax, -0,48% per il Cac40, -0,29% per il Ftse100 e -1% a 27.000 punti per il Ftse Mib.
Meglio i futures di Wall street (+1,24% quello sul Dow Jones e +1,79% quello sull’S&P500). Il motivo è presto detto: i mercati scommettono che la crisi bancaria negli Stati Uniti spingerà la Federal Reserve ad ammorbidire la sua retorica da falco nei prossimi giorni. I futures sui Fed Fund mostrano che la maggioranza degli operatori si aspetta ora un rialzo dei tassi di 25 punti base da parte della Fed questo mese, dopo le aspettative iniziali di un rialzo di 50 punti base.
Il dollaro cala nei confronti dell’euro (cross euro-dollaro a 1,071, +0,75%) e nei confronti dello yen (cross dollaro-yen a 134,43 , -0,46%), mentre l’inversione della curva dei rendimenti si è attenuata (il Treasury Usa 10 anni rende il 3,68% e il 2 anni, più sensibile ai tassi di interesse, il 4,41%). Tra le materie prime, sale dello 0,81% a 1.882 dollari l’oncia l’oro, mentre il petrolio Wti segna un +0,44% a 77,02 dollari al barile e il Brent un +0,27% a 83 dollari al barile.
Tra i titoli si riuniscono i cda di Generali, Avio, Cir, De’ Longhi, Tod’s e Valsoia sui conti 2022.