
Il mercato ha ricevuto una spinta venerdì dopo che l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed ha mostrato un aumento dei prezzi inferiore al previsto
Le azioni sono salite oggi, con Wall Street che ha concluso un trimestre volatile ma vincente che ha visto un ulteriore inasprimento dei tassi della Federal Reserve e un mini-panico finanziario stimolato dal crollo della Silicon Valley Bank.
L’indice S&P 500 ha chiuso all’1,44% chiudendo a 4.109,31, mentre il Nasdaq Composite è avanzato dell’1,74% per chiudere a 12.221,91. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 415,12 punti, o l’1,26%, chiudendo a 33.274,15.
Il mercato ha ricevuto una spinta venerdì dopo che l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed ha mostrato un aumento dei prezzi inferiore al previsto. L’indice principale della spesa per i consumi personali, che esclude i costi energetici e alimentari, è aumentato dello 0,3% a febbraio, meno dello 0,4% previsto dagli economisti intervistati dal Dow Jones.
L’S&P 500 e il Nasdaq sono saliti rispettivamente del 7,03% e del 16,77% nel primo trimestre. È stato il miglior trimestre dal 2020 per il Nasdaq ad alto contenuto tecnologico. Il Dow ha chiuso il periodo con un aumento dello 0,38%.
Per il mese, l’S&P 500 e il Nasdaq hanno guadagnato rispettivamente il 3,51% e il 6,69%. Il Dow, nel frattempo, è avanzato dell’1,89% a fine marzo.
Ma non è stato un viaggio tranquillo. Le azioni sono tornate alla ribalta nella seconda parte di marzo, dopo che il mese era iniziato con il fallimento di due banche regionali, l’acquisizione forzata di Credit Suisse e una fuga di depositi da istituti minori. Il sostegno del governo ai depositi di SVB, così come di Signature Bank, e l’istituzione di uno speciale strumento di prestito per altre banche, hanno contribuito ad arginare la crisi.
I titoli tecnologici sono stati i grandi vincitori di questo mese poiché gli investitori sono usciti dai finanziari. L’ETF Technology Select è cresciuto di circa il 10% a marzo.
Il recente rally “sta contribuendo a confermare la percezione del mercato secondo cui i problemi che hanno portato il mercato a una crisi di fiducia potrebbero benissimo essere contenuti”, ha affermato Quincy Krosby, chief global strategist di LPL Financial. “I semiconduttori, che sono diventati un importante fattore di riferimento per la crescita globale, hanno offerto una performance forte”, ha aggiunto.
Particolarmente brillante Tesla, che ha guadagnato il 6,24% e ha trascinato con sé altre azioni del settore consumer come CarMax (+5,19%) e Caesars Entertainment Corporation (+4,14%). Tra i big tech, acquisti sostenuti si sono registrati anche su Alphabet (+2,81%) e Meta (+1,97%).
Tra gli altri titoli, da segnalare il balzo del 14,25% segnato da BlackBerry, grazie a perdite inferiori alle attese, nonostante i ricavi abbiano mancato le attese del mercato. Virgin Orbit Holdings è invece crollata del 41,19% dopo aver annunciato la chiusura delle attività e il taglio di circa il 90% del personale in assenza di nuovi finanziamenti.
(foto SHUTTERSTOCK)