Il primo trimestre del 2023 si dovrebbe essere chiuso con una sostanziale stagnazione dell’economia italiana
Il primo trimestre del 2023 si dovrebbe essere chiuso con una sostanziale stagnazione dell’economia italiana. Secondo quanto rivela la congiuntura Confcommercio di aprile dalla quale emerge che la stima, pure allontanando l’ipotesi della modesta recessione tecnica, non elimina le incertezze e le preoccupazioni sul prosieguo dell’anno, anche in ragione del peggiorato quadro internazionale.
A marzo, i consumi, misurati nella metrica dell’ICC, hanno registrato una variazione tendenziale dell’1,1%. Questo andamento è stato determinato in misura quasi esclusiva dai servizi (+5,8%), su cui continua a incidere la positiva evoluzione del turismo e la volontà delle famiglie di recuperare parte dei consumi dedicati al tempo libero a cui sono state costrette a rinunciare per un lungo periodo. Il progressivo recupero del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese anche a marzo consolida le attese di un ritorno dell’attività economica in territorio positivo.
La crescita, al momento, appare, comunque, debole. Secondo le stime di Confcommercio il PIL ad aprile è atteso aumentare dello 0,3% su marzo, con una variazione nulla su base annua.
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