
A Milano raffica di trimestrali, tra cui quella di Tim e Banca Mediolanum
Borse europee in leggero rialzo in avvio di seduta. Il Dax avanza dello 0,12%, il Cac40 dello 0,17%, il Ftse100 dello 0,15% e il Ftse Mib dello 0,16% a 27.426 punti.
Il rendimento del Treasury Usa 10 anni scende al 3,519% dopo che, tra l’altro, il presidente della Federal Reserve di New York, John Williams, ha lasciato la porta aperta alla possibilità di una conferma dei tassi al 5% ed ha affermato che la banca centrale americana si adeguerà a quel che i dati faranno emergere nelle prossime settimane. I colloqui alla Casa Bianca sul debito non hanno portato a risultati per il momento. Riprenderanno venerdì. Intanto i futures sui principali indici azionari Usa continuano a viaggiare appena al di sopra della parità.
il cambio euro/dollaro resta sotto 1,10 a 1,096 (+0,16%) mentre tra le materie prime si registrano vendite sia sul petrolio (Wti -0,71% a 73,19 dollari al barile e Brent -0,67% a 76,92 dollari al barile) sia sull’oro, in calo dello 0,31% a 2.036 dollari l’oncia.
Sul listino milanese occhio ai conti di Banca Mediolanum, Hera, Acea, Mondadori, Saras, Tod’s e Tim. Occhio poi a Enel ed Eni, che riuniscono le rispettive assemblee degli azionisti, a Fincantieri, che tiene il Capital market Day, e a Unieuro che presenta il piano strategico 2024-2028.
Pochi gli spunti macro di oggi. Sicuramente il focus è sull’inflazione in Germania e sulla produzione industriale in Italia. Poi dalle 13 usciranno dagli Usa le richieste di mutui, i prezzi al consumo e per finire alle 16.30 con le scorte di petrolio.