
La lira turca è debole ma non crolladopo la fumata nera delle elezioni in Turchia. Occhio alla produzione industriale in Europa. In arrivo le stime di primavera da Bruxelles
Borse europee in rialzo in avvio della prima seduta della settimana. Il Dax guadagna lo 0,33%, il Cac40 lo 0,34%, il Ftse100 lo 0,42% e il Ftse Mib lo 0,21% a 27.405 punti con lo spread Btp/Bund in lieve contrazione a 187,6. Positivi anche i futures di Wall Street (+0,16% quello sul Dow Jones e +0,22% quello sull’S&P500).
In campo valutario, l’euro recupera sul dollaro un +0,23% a 1,086, mentre si profila una seduta volatile per la lira turca (cross dollaro-lira turca a 19,6247, +0,33%) dopo la fumata nera delle elezioni in Turchia. Il rendimento del Treasury a 10 anni sale al 3,479% e quello del Btp 10 anni al 4,19% dopo che Fitch ha confermato venerdì sera il giudizio BBB con un outlook stabile sull’Italia. Il focus si sposta ora su Moody’s, il cui giudizio arriva venerdì. I prezzi del petrolio scendono: Wti -0,13% a 69,95 dollari il barile e Brent -0,19% a 74,03 dollari al barile.
Pochi gli spunti macro della giornata. Focus sulla produzione industriale dell’Europa di aprile in uscita oggi alle 11:00, poi alle 14.30 l’Empire State Index dagli Usa. Attenzione alle stime di primavera che Bruxelles pubblica questa mattina. Per quanto riguarda l’Italia, a febbraio la Commissione Europea ipotizzava una crescita dello 0,8% quest’anno e dell’1% per il 2024, con un’inflazione rispettivamente al 6,1% e al 2,6%.