
In Europa la debolezza dei listini contrasta con il timido ottimismo degli Usa
Wall Street parte sospettosa ma timidamente ottimista. Questa potrebbe essere la prima impressione che arriva a chiunque abbia dato uno sguardo agli indici statunitensi in apertura. Durante i primi momenti di contrattazione, infatti, i listini a stelle e strisce registravano un segno più ma anche rialzi relativamente minimi. Infatti l’S&P 500 e il Nasdaq non andavano oltre lo 0,2% mentre il Dow seguiva a ruota con un +0,14%.
Sullo sfondo, in una giornata priva di dati macro, restano le incognite dettate dai colloqui per il tetto del debito, colloqui che, proprio oggi, dovrebbero vedere una altro incontro che, si spera, potrebbe essere decisivo.
Ma anche la Federal Reserve contribuisce a creare un clima di cautela tra gli operatori. In particolare per quanto riguarda le prossime mosse sui tassi di interesse, mosse che che vedono una possibile pausa dei tassi a giugno, almeno secondo quanto dichiarato da presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari.
Intanto in Europa le Borse continuano ad essere deboli. In particolare Piazza Affari che, complice l’impatto dei dividendi, marcia con un passivo che sfiora l’1%. Non vanno meglio le cose sugli altri mercati dal momento che il Cac 40 e il Dax perdono rispettivamente lo 0,35% e lo 0,4%, il tutto mentre il Ftse 100 aleggia intorno alla parità.
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