Dopo Fed e BCE, anche la BoE rialza i tassi. Oltre le attese, senza contare anche i rialzi visti con la banca centrale svizzera e quella norvegese
Azioni in calo per il quarto giorno consecutivo, almeno a giudicare dal trend di apertura di Wall Street caratterizzato da un generale segno meno. Un pessimismo che è aumentato dopo le parole arrivate dalla Banca centrale inglese che ha deciso di aumentare oltre il previsto i tassi di interesse con un rialzo dello 0,5%. Un’altra zavorra per i mercati che si va ad associare alle altre già delineatesi con la Federal Reserve e la BCE. Senza contare anche i rialzi visti con la banca centrale turca oltre a quella svizzera e norvegese (in questi ultimi due casi i tassi sono arrivati ai massimi da un decenni).
Ecco allora spiegato il -0,25% di S&P e Nasdaq e il -0,8% del Dow segnati nei primi minuti di contrattazione.
Parallelamente, in Europa, le Borse già alle prese con la pubblicazione dell’IFO tedesco, suggeriscono tensioni e debolezze diffuse a cominciare proprio dall’Italia con un Ftse Mib che, proprio mentre Wall Street muoveva le prime pedine, segnava -0,8%. Ma il pessimismo dell’indice italiano era in buona compagnia, soprattutto se si pensa che Parigi vedeva il suo Cac 40 a -0,96%, il Dax arrivava a perdere lo 0,5% e il Ftse 100 di Londra lo 0,9%.
Tornando a Wall Street, tra le singole storie sarà interessante monitorare Tesla alle prese sia con il ritorno nell’S&P ESG che con nuove revisioni del rating, questa volta da parte di JP Morgan. Da osservare anche Intel, soprattutto dopo le ultime vicissitudini.
Tra i dati macro da ricordare. Oltre ai sussidi di disoccupazione, anche superindice Usa di maggio, le vendite di case esistenti, gli stoccaggi gas e le scorte di petrolio.
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