
Il buono del Tesoro decennale è salito a 4,85%, anche grazie alle ultime dichiarazioni sui tassi di alcuni membri della Fed
Apertura in calo a Wall Street, dopo la seduta contrastata di ieri. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones perde 158,49 punti (-0,47%), lo S&P 500 cede 22,44 punti (-0,52%), il Nasdaq è in calo di 89,09 punti (-0,67%). Il petrolio Wti al Nymex guadagna lo 0,48% a 89,25 dollari al barile.
Esaurito l’effetto positivo dato dall’accordo che al Congresso statunitense ha evitato (per ora) lo shutdown, ovvero il blocco delle attività federali, che avrebbe potuto avere gravi ripercussioni sull’economia statunitense.
Sono subito aumentati i rendimenti dei titoli del Tesoro, con il decennale salito oggi ai massimi dall’agosto 2007, al 4,85%, mettendo pressione sugli indici, reduci dal mese peggiore dell’anno e da un trimestre difficile, a causa soprattutto della volontà della Federal Reserve di alzare ancora i tassi d’interesse, che potrebbero restare elevati più a lungo del previsto per combattere l’inflazione.
A confermarlo, ieri, è stato Michael Barr, vicepresidente della Fed, che ha detto che i tassi resteranno elevati “per un po’ di tempo”. Concetto ribadito poi dalla presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, che ha specificato che le decisioni della Fed dipenderanno dall’evoluzione dell’economia; Mester ha individuato nel rallentamento della Cina e nello sciopero dei lavoratori nel settore automobilistico dei potenziali rischi.
Sull’azionario, il titolo di Point Biopharma – società che produce terapie contro il cancro – guadagna l’83%, dopo che Eli Lilly (-0,7%) ha annunciato la sua acquisizione per 12,50 dollari in contanti per azione, per un totale di circa 1,4 miliardi di dollari.
Bene anche oggi il titolo di Nvidia, in rialzo dello 0,6% dopo aver guadagnato ieri il 2,95%, grazie al fatto che Goldman Sachs ha aggiunto il produttore di chip alla sua lista dei titoli del mese, affermando che la società si confermerà, qust’anno, come leader del settore.
Il titolo di Tesla perde l’1,1%, dopo aver guadagnato ieri lo 0,55% nonostante dati trimestrali al di sotto delle attese.
Sul Dow Jones, solo nove titoli in rialzo, a partire da Intel (+2,3%) e Boeing (+1,8%).
Tutti in calo gli undici settori sullo S&P 500: tra i peggiori, c’è ancora una volta il settore delle utilities, che cede circa lo 0,5% dopo aver perso ieri quasi il 5%, scendendo ai minimi dal settembre 2020; dall’inizio dell’anno, è il peggior settore sullo S&P 500, con un calo di quasi il 20%.
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