
Occhi puntati alla stagione degli utili: domani è la volta di Microsoft e Alphabet; Meta Platforms, Ibm, Amazon e Intel presenteranno i risultati mercoledì e giovedì
Wall Street ha chiuso mista con il Dow Jones in perdita dello 0,58% a 32.936,15 punti, lo S&P in calo dello 0,14% a 4.218,05 punti e il Nasdaq in rialzo dello 0,27% a 13.018,33 punti.
La seduta è stata volatile, con l’indice S&P 500 che è stato anche in rialzo grazie al calo dei rendimenti del Tesoro Usa, che ha spianato la strada ai titoli tecnologii in vista degli utili trimestrali delle big tech di questa settimana.
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I rendimenti dei Treasury decennali sono scesi al 4,837% dopo aver raggiunto un massimo di 16 anni (luglio 2007) al 5,025%. L’impennata dei rendimenti dei Treasury a lungo termine è stata determinata da diversi fattori, tra cui una crescita economica più forte del previsto e un’inflazione ostinata, nonché un aumento dell’offerta, in quanto il Tesoro statunitense ha aumentato il ritmo dei prestiti.
Gli investitori guardano alle tensioni in Medio Oriente ma l’attenzione è rivolta principalmente al Pil statunitense, che si conoscerà giovedì, e all’indice dei prezzi della spesa per consumi personali (Pce), l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed, per il mese di settembre, che sarà diffuso alla fine della settimana.
Occhi puntati poi alla stagione degli utili: domani è la volta di Microsoft e Alphabet; Meta Platforms, Ibm, Amazon e Intel presenteranno i risultati mercoledì e giovedì.
Exxon Mobil e General Motors sono tra le altre grandi società che renderanno noti i dati questa settimana. Sul fronte azionario, Chevron è scesa del 3,70%, dopo aver deciso di acquistare Hess Corporation per 53 miliardi di dollari. I titoli energetici sono stati messi sotto pressione dal calo dei prezzi del petrolio: il Wti ha chiuso a -2,94% e il Brent a -2,51%. Male anche Intel (-3,06%) e Jp Morgan. Bene invece American Express (+2,18%) e Walmart (+1,44%).
(foto PIXABAY)