
Le autorità cinesi stanno esercitando pressioni sulle banche statali perché accelerino i prestiti nei confronti delle società immobiliari
Il governo cinese tende finalmente una mano al settore immobiliare in crisi. Dopo un paio di anni di chiusura del settore bancario alle società immobiliari, un fatto che ha messo in crisi due colossi, Evergrande e Country Garden, la Cina fa un passo indietro e chiede alle banche statali di tornare a erogare credito al mattone.
Le autorità cinesi stanno esercitando pressioni sulle banche statali perché accelerino i prestiti nei confronti delle società immobiliari, il tutto per rilanciare il mercato che incide per il 28% del pil del Paese. Un dietrofront quindi rispetto alla decisione di un paio di anni fa quando il governo cinese, per raffreddare il mercato delle case i cui prezzi stavano volando ben oltre il potere di acquisto dei salari, ha fatto chiudere i rubinetti del credito proprio alle banche, innescando una crisi senza precedenti del mattone che si è ripercossa in tutta l’economia.
Una raffica di default dei gruppi privati ha scosso la fiducia nell’economia cinese, lasciando i creditori a inseguire debiti non pagati e progetti immobiliari rimasti incompiuti in tutto il Paese. Un tunnel da cui non si riesce ad uscire dal 2021.
Ora speriamo che l’aiuto delle banche riesca a risollevare un settore ma anche tutta l’economia cinese.
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