
Iniziata la stagione delle vendite natalizie
Pochi volumi a Wall Street reduce dalla chiusura per il Giorno del Ringraziamento e con un’operatività ridotta per il ponte. Per questo non ci si stupisce se gli indici maggiori non vanno oltre lo 0,2% per il Dow, lo 0,1% per l’S&P 500 ed il Nasdaq addirittura parte in debito dello 0,2%.
Nello stesso momento in Europa, dove resta alta l’attenzione per l’inflazione, il Ftse Mib italiano guadagnava lo 0,43%, il Cac 40 ed il Dax erano entrambi sullo lo 0,12% mentre a Londra il Ftse 100 perdeva lo 0,2%.
Le azioni partono dunque in ordine sparso accompagnate da sensazioni di incertezza per un Black Friday che di fatto ha dato il via alla stagione dello shopping natalizio. Ma che, almeno dalle prime avvisaglie, potrebbe essere una stagione sottotono. Ad ogni modo i rivenditori al dettaglio come Walmart ed Amazon, saranno i nomi che attireranno maggiormente l’attenzione nei prossimi giorni.
Sotto i riflettori anche i rendimenti dei Treasury che stanno continuano a scendere proprio in vista di un effettivo raffreddamento dell’inflazione e, soprattutto, accompagnati dalla speranza di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve anche se quest’ultima, in più occasioni, ha preferito gettare acqua sul fuoco. La scadenza sul devennale registra, in apertura di seduta, il 4,468%.
Tra i protagonisti anche nomi come iRobot viste le indiscrezioni che vorrebbero Amazon nella fase finale dell’iter per l’approvazione riguardante l’acquisizione da 1,4 miliardi di dollari del robot aspirapolvere. Da citare anche Nissan e Nvidia, sempre in virtù dei timori sull’export in Cina ma soprattutto per il ritardo del lancio sul mercato di Pechino dei nuovi chip ed Apple, visti i timori di alcune notizie su un possibile un calo nelle vendite di smartphone durante il recente Singles Day in Cina.
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