La Cina ribatte alle accuse di sovraccapacità nei veicoli elettrici, respinge ogni critica e ribadisce che «il rapido sviluppo del settore è frutto dell’innovazione, dell’efficienza industriale e della supply chain, e della concorrenza di mercato, piuttosto che dei sussidi». Ad affermarlo con fermezza è il ministro del Commercio cinese Wang Wentao nell’incontro con alcune aziende cinesi tenuto a Parigi, nella prima tappa del suo tour europeo.
Intanto il segretario al Tesoro americano Janet Yellen, attualmente in Cina da circa una settimana, ha più volte rimarcato i crescenti timori globali per l’eccesso di capacità industriale del Dragone, che «non è salutare per la Cina e danneggia i produttori di altri Paesi».
Il segretario al Tesoro americano Janet Yellen concluderà domani una visita di più giorni in Cina, dopo una serie di incontri con alti leader, tra cui il vice premier He Lifeng, il premier Li Qiang e il governatore della banca centrale Pan Gongsheng. Gli incontri mirano a rafforzare i legami personali che Yellen «ha faticosamente costruito con gli alti leader cinesi, tra i quali sembra aver guadagnato rispetto», scrive Bloomberg, l’esponente Usa sembra aver voluto «mettere alla prova questi rapporti, rimproverando i politici a diversi livelli. Tuttavia, non tutte le sue critiche sono state accolte bene in Cina».
«Intendiamo sottolineare la necessità di un cambiamento nella politica durante questi colloqui, basandoci sulle oltre due ore che ho trascorso su questo argomento con il Vice Premier la scorsa settimana», ha detto in un discorso preparato per una conferenza stampa oggi, mentre concludeva il quarto ed ultimo giorno intero del suo viaggio in Cina.
«Nell’ultimo anno, abbiamo posto le nostre relazioni bilaterali su basi più stabili – ha detto Yellen in un discorso durante l’incontro con il premier cinese Li Qiang a Pechino – Ciò non significa ignorare le nostre differenze o evitare conversazioni difficili, ha affermato. Ciò significa capire che possiamo fare progressi solo se comunichiamo direttamente e apertamente gli uni con gli altri».
Gli Stati Uniti e la Cina hanno concordato «scambi intensivi sulla crescita equilibrata delle economie nazionali e globali», secondo il segretario al Tesoro Yellen a Guangzhou dopo gli incontri con il vice premier cinese He Lifeng.
«I due paesi hanno inoltre concordato di avviare una cooperazione e uno scambio congiunto tra Tesoro e PBOC sull’antiriciclaggio per espandere la cooperazione contro la finanza illecita e la criminalità finanziarsi», legge in un comunicato.
La parte cinese non ha menzionato esplicitamente tali accordi, ma ha affermato che entrambe le parti intendono mantenere la comunicazione. Pechino ha espresso serie preoccupazioni anche per le restrizioni commerciali statunitensi. Il rapporto cinese ha descritto i colloqui come costruttivi e ha sottolineato le conversazioni su crescita economica equilibrata, stabilità finanziaria e antiriciclaggio.
Il segretario Yellen, che è arrivata a Guangzhou giovedì e partirà da Pechino nella giornata di domani, ha detto che le sue conversazioni con i funzionari cinesi durante il suo viaggio hanno discusso dei piani che Pechino aveva per la sua economia. Ma non ha approfondito. Durante il suo viaggio, il segretario ha incontrato i massimi funzionari cinesi, tra cui il premier cinese Li Qiang a Pechino e il vice premier cinese He Lifeng a Guangzhou.
«La Cina è pronta a sostenere le aziende cinesi di veicoli elettrici nella difesa dei loro diritti e interessi legittimi», ha aggiunto Wang, in base a una nota diffusa che arriva dal suo ministero, nell’ambito degli sforzi per aiutare l’export di veicoli elettrici verso il mercato europeo.
All’incontro hanno partecipato rappresentanti di oltre dieci imprese, tra cui Geely, Byd e Catl.
«Le aziende cinesi di veicoli elettrici fanno affidamento sulla continua innovazione tecnologica, su un perfetto sistema di produzione e catena di fornitura e sulla piena concorrenza del mercato per un rapido sviluppo, non facendo affidamento sui sussidi per ottenere un vantaggio competitivo – ha rincarato Wang, per il quale – le accuse di eccesso di capacità da parte degli Stati Uniti e dell’Europa sono infondate».
Le discussioni più ampie del suo tour europeo, che include anche l’Italia, si concentreranno sull’indagine della Commissione europea lanciata nei mesi scorsi per stabilire se l’industria cinese dei veicoli elettrici stia beneficiando o meno di sussidi ingiusti che alterano le corrette dinamiche di mercato. La Commissione ha promosso l’iniziativa per determinare se imporre dazi sulle esportazioni al fine di proteggere i produttori automobilistici europei. La conclusione è prevista entro novembre, anche se l’esecutivo Ue potrebbe imporre dazi provvisori anche con un certo anticipo.