Partono positive oggi le Borse europee. In attesa della pubblicazione del dato chiave sull’inflazione Pce statunitense, Francoforte sale dello 0,5%, Londra dello 0,67% e Milano dello 0,25% a 33.268 punti. Stona solo Parigi (-0,05%). Lo spread Btp/Bund scende a 156,6 punti base (il rendimento del Btp 10 anni flette al 4,021%).
Parigi stona perché è alta l’attesa per la tornata elettorale di domenica in Francia, che nelle ultime settimane ha destabilizzato i listini.
Dal punto di vista macro, sono attesi in giornata anche i primi dati sull’inflazione di giugno di Francia, Spagna e Italia dove si attende anche il fatturato dell’industria e la bilancia commerciale extra Ue. Poi alle 14.30 il Pce americano appunto, alle 15.45 il Pmi Chicago e alle 16 la fiducia dei consumatori dell’università del Michigan.
Rimane debole lo yen che alla vigilia è sceso ai minimi dal 1986 contro il dollaro e ai minimi storici contro l’euro. La sua perdita su base annua è del 12,5%, la terza peggiore performance dopo la naira nigeriana e la sterlina egiziana tra le 36 valute globali più liquide. La divisa nipponica scambia con l’euro a 172,07 e con il dollaro a 160,89. In rialzo il prezzo del petrolio, con i contratti future agosto sul Brent a (86,87 dollari al barile (+0,5%), e quelli di pari scadenza sul Wti a 82,29 dollari (+0,67%). In lieve calo il prezzo del gas, che sulla piattaforma di Amsterdam e’ indicato a 34,5 euro al megawattora (-0,8%).
A proposito di Stati Uniti, il faccia a faccia del 27 giugno di fronte alle telecamere della Cnn ha spinto alcuni strategist dei democratici a chiedersi se il partito debba prendere la decisione, senza precedenti, di rimpiazzare l’anziano presidente con un altro candidato. I 90 minuti di confronto televisivo hanno, infatti, diminuito le speranze di Biden, 81 anni, di avere la meglio nelle elezioni del 5 novembre contro l’ex presidente 78enne Trump.