
Gli investitori tengono d’occhio l’evoluzione dei contagi negli Usa e in Brasile e i negoziati per la nuova proposta di aiuti da 1.000 miliardi dei repubblicani negli Usa. Oro sempre sui massimi
Per i mercati europei la seconda seduta della settimana inizia sopra la parità. Nei primi minuti di contrattazioni il Dax avanza dello 0,67%, mentre il Ftse 100 segna un rialzo dello 0,57% e il Cac40 mostra un +0,06%. I listini si sono quindi gettati alle spalle la debole performance messa a segno ieri in scia al mix di due fattori, ovvero le tensioni tra Stati Uniti e Cina (leggi qui) ma anche l’evoluzione dei contagi nel mondo.
Gli investitori rimangono in attesa dell’esito della riunione della Fed che inizia oggi per concludersi domani sera con la conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Prudenti anche le borse asiatiche (Nikkei -0,23%, Shanghai +0,16% e Hong Kong +0,26%) mentre negli Usa gli indici di Wall Street ieri sera hanno chiuso tutti in positivo e stamani i future del mercato azionario Usa segnano marginali rialzi. Merito delle notizie positive che arrivano sul possibile vaccino anti-Covid. Ieri Moderna ha annunciato il via dello studio di Fase 3 per il suo vaccino sperimentale e ha inoltre fatto sapere che riceverà un finanziamento aggiuntivo fino a 472 milioni di dollari.
Intanto si attende negli Usa un nuovo pacchetto di stimoli dal Congresso, dopo che i repubblicani del Senato hanno proposto ieri nuovi aiuti per un valore di $1 trilione, dando il via ufficialmente alle trattative con i democratici per sfornare un nuovo bazooka anti-Covid-19.
La parola cautela continua però ad aleggiare sui mercati soprattutto per le crescenti infezioni da Coronavirus in tutto il mondo.
In questo contesto continua il rally dell’oro, con il contratto spot che è salito fino al massimo di sempre a $1.966,76 l’oncia.
Nel valutario, l’euro/dollaro tratta a 1,174 (-0,136%), il dollaro/yen è sotto 106 a 105,53 (+0,15%) e il cross sterlina/dollaro viaggia sopra 1,28 a 1,286 (-0,148%). Sul fronte del petrolio il Wti tratta a 41,5 dollari, -0,24%, mentre il Brent guadagna un marginale 0,02% a 43,42 dollari.
di: Maria Lucia PANUCCI
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