
Le Borse europee sono tutte in rosso penalizzate dalle vendite su banche e assicurazioni in tutto il Vecchio Continente
Wall Street apre bene grazie alle parole, tanto attese, di Jerome Powell al simposio di Jackson Hole, in streaming causa Covid. In avvio di contrattazione l’indice Dow Jones sale dello 0,47%, l’S&P500 guadagna lo 0,25% e il Nasdaq segna un +0,07%.
Powell ha reso noto che il Fomc si focalizzerà d’ora in avanti, in tempi di crisi di Coronavirus, su un’inflazione media del 2%. Ciò significa che la banca centrale sarà più incline rispetto a quanto avvenuto finora a permettere che l’inflazione salga al di sopra del target del 2%, prima di alzare i tassi di interesse. Di conseguenza i tassi sui fed funds Usa potrebbero dunque rimanere ai livelli minimi record per un periodo più lungo di tempo. «La Fed metterà l’occupazione davanti all’inflazione nella sua nuova strategia di politica monetaria», ha sottolineato Powell.
Il tiro è stato aggiustato dopo che si prevedeva un avvio debole a causa soprattutto dei dati dell’economia americana. Il Dipartimento americano del Commercio ha annunciato infatti che il Pil del secondo trimestre è crollato del 31,7%, come mai successo prima (leggi qui). Rimane anche la preoccupazione per il ritorno di fiamma delle tensioni geopolitiche tra Usa e Cina, con Pechino che ha lanciato alcuni missili nel Mare cinese meridionale e Trump che ha subito inserito nella “black list” 24 ditte legate ai lavori realizzati in quell’area. Senza contare le dimissioni improvvise del numero uno del social media TikTok, Kevin Mayer, dopo le accuse di Washington, con l’app che è ormai diventata il centro dello scontro tra le due superpotenze (guarda qui).
In questo contesto le Borse europee si muovono tutte in rosso, penalizzate dalle vendite su banche e assicurazioni in tutto il Vecchio Continente. Sul Ftse Mib il tonfo più consistente è però quello di DiaSorin. Le vendite toccano gli istituti di credito, da Intesa Sanpaolo a UniCredit e i petroliferi come Tenaris e Saipem in scia alla debolezza del greggio. In controtendenza Tim che ha ufficializzato l’accordo con Tiscali, in forte rialzo, sulla fibra e sembra pronta al bis con Cdp e Open fiber (leggi qui). Guadagna terreno anche Mediobanca all’indomani dell’ok della Bce a Del Vecchio per salire fino al 20% del capitale di Piazzetta Cuccia (approfondisci qui).
Sul fronte valutario, l’euro è in leggero rialzo e passa di mano a 1,183 dollari (contro 1,179 ieri in chiusura) mentre vale 125,442 yen (125,34). La divisa americana è scambiata a 106,04 yen. Petrolio in ribasso dopo che un uragano nel Golfo del Messico ha costretto le piattaforme petrolifere e le raffinerie a sospendere la produzione: il Wti in scadenza a ottobre è in ribasso dello 0,4% a 43,3 dollari al barile e il Brent a 45,7 dollari (+0,1%).
Forte domanda e tassi in calo nell’asta BoT del Tesoro. Via XX settembre ha offerto titoli semestrali per 7 miliardi e l’asta, informa la Banca d’Italia, è stata aggiudicata al prezzo medio ponderato di 100,164 che esprime un rendimento medio ponderato semplice negativo dello 0,33%, cinque punti base in meno rispetto all’asta precedente (-0,28%). La domanda del mercato ha sfiorato i 12 miliardi con un rapporto di copertura di 1,71. L’importo di 7 miliardi è stato quindi interamente assegnato.
di: Maria Lucia PANUCCI
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