
L’Europa è debole. A Piazza Affari è febbre da Tlc
Wall Street apre poco mossa in questa prima seduta della settimana. Il Dow Jones scambia con un calo dello 0,39%, mentre l’S&P-500 rimane a 3.507 punti. In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,25%); sulla parità l’S%P 100 che segna+0,07%.
Le Borse europee perdono lo smalto della mattinata e scivolano sotto la parità (Londra chiusa per bank holiday). A frenare gli indici, a livello generale, è la debolezza di telecomunicazioni, assicurativi e viaggi, mentre a Milano sono soprattutto i finanziari e le assicurazioni a indicare un segno negativo.
A Milano l’indice Ftse Mib, nonostante i dati in peggioramento del Pil italiano del II trimestre (leggi qui), è in leggero rialzo, mentre Parigi è la migliore insieme a Zurigo grazie al progetto di aggregazione tra Veolia e Suez che punta a creare un gigante da 40 miliardi di fatturato nel trattamento dei rifiuti e nei servizi delle acque. Un’operazione che ha sostenuto le utility in tutta Europa, mentre il rialzo del prezzo del petrolio sta supportando i titoli dell’energia.
Tornano a Milano gli occhi sono puntati su Tim nel giorno clou per la costituzione di una rete unica italiana (guarda qui). Nonostante il settore finanziario sia contrastato, continuano a salire anche le azioni di Mediobanca nell’attesa delle mosse di Del Vecchio che proprio la scorsa settimana ha ricevuto il semaforo verde della Bce a salire nel capitale della banca oltre la soglia del 10% e fino al 20% (approfondisci qui). Sono deboli le altre banche, da Mediolanum a Unipol e Bper.
In rialzo i prezzi del petrolio con gli occhi degli operatori puntanti sugli impatti dell’uragano Laura su Texas e Louisiana: il Wti , contratto con scadenza a ottobre, si attesta sopra i 43 dollari. L’euro/dollaro, debole in mattinata e sotto la soglia di 1,19, ha ripreso quota, tornando a oscillare attorno a 1,1920. Rallenta rispetto a venerdì sera la valuta giapponese mentre gli investitori guardano ai movimenti in vista dell’elezione del nuovo premier prevista per il 17 settembre con il capo di gabinetto Yoshihide Suga indicato tra i favoriti per un esecutivo in continuità con la politica di Shinzo Abe.
di: Maria Lucia PANUCCI
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