Il Pmi servizi è in contrazione per 15esimo mese consecutivo. A marzo i prezzi al consumo segnano -0,2%. L’inflazione è ben al di sotto del target fissato dalla Bank of Japan, pari al 2%
Diversi dati macro giungono dal Giappone. Il Pmi manifatturiero è al livello più alto in tre anni. Nel mese di aprile l’indice è balzato a 53,3 punti dai 52,7 punti di marzo. E’ rimasto in fase di espansione per il terzo mese consecutivo, in quanto superiore ai 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione dell’attività economica e fase di espansione.
L’indice Pmi servizi è rimasto invece invariato a 48,3 punti, in contrazione per il 15esimo mese consecutivo, impattato ancora dalle conseguenze della pandemia Covid-19 che ha colpito soprattutto il comparto dei servizi.
L’indice Pmi Composite si è attestato a 50,2 punti, in rialzo rispetto ai precedenti 49,9 punti, e in espansione per la prima volta dal gennaio del 2020.
L’inflazione, misurata dall’indice dei prezzi al consumo, è scesa a marzo dello 0,2% su base annua, in linea con le attese e in lieve ripresa rispetto al precedente calo dello 0,4%. Escludendo la componente dei prezzi dei beni alimentari freschi, il dato ha segnato una flessione dello 0,1%, inferiore al -0,2% stimato e al precedente -0,4%. Escludendo le componenti dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, l’indice core è salito dello 0,3%, come da attese, in lieve aumento rispetto al +0,2% precedente. L’inflazione del Giappone rimane ben al di sotto del target fissato dalla Bank of Japan, pari al 2% a livello core.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI
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