Torna ad accelerare l’inflazione in Giappone. Il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, è accelerato al 2,8% a febbraio risalendo la china dal 2,2% di gennaio e ponendo fine a una serie di tre mesi consecutivi di calo.
Anche il tasso di inflazione di fondo, che esclude i prezzi dei prodotti alimentari freschi, è salito al 2,8% dal 2%, in linea con le aspettative di un sondaggio Reuters condotto tra gli economisti.
Il cosiddetto parametro dell’inflazione “core-core”, che esclude i prezzi sia dei prodotti alimentari freschi che dell’energia ed è monitorato dalla Banca del Giappone, è arrivato al 3,2%, in aumento rispetto al 2,6% di gennaio.
Martedì la BoJ ha ufficialmente posto fine alla sua politica di tassi di interesse negativi alzandoli per la prima volta in 17 anni, dal 2007. Il comitato guidato dal governatore Kazuo Ueda ha deciso un aumento del tasso di interesse di riferimento dal -0,1% al range compreso tra lo zero e lo 0,1%. La mossa era ampiamente attesa. Con l’inflazione che ha superato l’obiettivo del 2% della BOJ per oltre un anno, molti operatori di mercato avevano previsto la fine dei tassi di interesse negativi a marzo o aprile. E così è stato.