
Male le banche e Stellantis, ma Telecom fa peggio
Piazza Affari chiude in profondo rosso. Milano perde il 2,54% con il Ftse Mib che ha toccato un minimo a 24.620 punti, tentando di rompere al ribasso la soglia dei 24.500.
Male le banche, già in affanno alla vigilia in scia al calo dei tassi e che oggi hanno perso ulteriore terreno. Tra le peggiori, con ribassi di oltre il 3%, c’è Banco BPM, Bper e Unicredit. Il titolo del gruppo di Piazza Gae Aulenti viaggia sui minimi a due mesi con un saldo di -13% circa nell’ultimo mese.
Ma ha fatto ancora peggio Telecom Italia, che ha ceduto quattro punti percentuali finendo a 0,39 euro, dopo che l’Antitrust ha avviato un’istruttoria riguardo ad alcune clausole dell’accordo fra Tim e Dazn per la distribuzione e il supporto tecnologico relativo ai contenuti dei Pacchetti 1 e 3 dei diritti per la visione delle partite del Campionato di calcio di Serie A nel triennio 2021-2024 (guarda qui)
In affanno anche Stellantis (-3,35% a 16 euro) nel giorno dell’EV Day, in cui ha illustrato la strategia sull’elettrificazione (leggi qui).
Guardando al settore energetico, le scorte settimanali di gas naturale sono aumentate di 16 miliardi di piedi cubi, raggiungendo quota 2.574 miliardi. Le riserve di petrolio della settimana, invece, sono scese di 6,866 milioni di barili a 445,476 milioni. La flessione sostiene il petrolio, che aggiusta leggermente il tiro dopo aver viaggiato sotto la soglia della parità tutta la mattinata: il Wti scambia a 72,28 dollari al barile (-0,02%) e il Brent tratta a 73,45 (+0,06%). L’oro scivola a 1.797 dollari l’oncia (-0,27%).
L’euro intanto guadagna terreno sul biglietto vederde, in rialzo dello 0,48% a 1,184.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/JENNIFER LORENZINI
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