
Sul fronte dei dati macro, le spese personali per consumi nel Paese sono cresciute dello 0,6% a livello mensile a settembre, in linea con quanto atteso dal consenso
Wall Street apre contrastata. Il Dow Jones è ingessato, con una variazione pari a +0,07% a 35.775; lo S&P 500 cede lo 0,21% a 4.587 punti, mentre il Nasdaq fa-0,43% a 15.382 punti.
Pesano i problemi alle catene di fornitura delle big tech. Le interruzioni alla supply chain rischiano di colpire i conti del quarto trimestre di Apple e Amazon (guarda qui e qui). Entrambe perdono il 4%.Tra gli altri titoli bene invece Exxon Mobil (+1%) e Chevron (+1,2%).
Sul fronte dei dati macro le spese personali per consumi nel Paese sono cresciute dello 0,6% a livello mensile a settembre, in linea con quanto atteso dal consenso. Il dipartimento del Commercio ha inoltre aggiunto che il deflatore dei consumi è cresciuto dello 0,3% su base mensile e del 4,4% anno su anno. La componente core, sempre a settembre, è salita dello 0,2% su base mensile e del 3,6% annuo. Infine, i redditi personali sono scesi dell’1% su un orizzonte mensile, deludendo le attese di consenso a +0,2%.
In rosso le piazza europee. Il Ftse Mib perde lo 0,6%, il Cac lo 0,43%, il Dax lo 0,62%, il Ftse 100 lo 0,39% e lo Stoxx 600 lo 0,36%.
Il petrolio ancora in flessione nei due listini di riferimento, col Wti a 82,2 dollari al barile e il Brent in quota 84,3. Oro in calo sui 1.790 dollari l’oncia, bitcoin in lieve rialzo sopra i 61.000. L’euro perde terreno sul biglietto verde al cross di 1,1631, spread Btp-Bund in forte rialzo a 128 punti base.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/JUSTIN LANE
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