
Focus anche sulle vendite al dettaglio della zona euro e i dati sull’occupazione Usa. A Milano da seguire Banco-Bpm, Mps, Enel, Prysmian, Bper e Banco Desio
Partenza poco mossa per le Borse europee nell’ultima seduta della settimana. Nei primi minuti di contrattazione l’indice tedesco Dax mostra un lieve calo dello 0,02%, mentre il Cac40 di Parigi e l’indice inglese Ftse 100 salgono rispettivamente dello 0,12% e dello 0,14%.
Piazza Affari corre invece in avvio con l’indice Ftse Mib che, reduce dai massimi a oltre 13 anni aggiornati alla vigilia, segna +0,22% a quota 27.582 punti. Tra i titoli oggi riflettori puntati su Banco BPM (+1,7% a 2,808 euro). Molto bene anche oggi STM (+1,2% a 43,92 euro). In rialzo TIM (+0,89%) protagonista ieri pomeriggio di una fiammata a oltre +4% in scia al rumor che vede la tlc aprire alla possibilità di cedere il controllo della rete per rilanciare l’accordo per pervenire alla rete unica con Open Fiber.
La cautela tra gli operatori è dettata oggi dall’attesa per il rapporto mensile sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. Nel primo pomeriggio italiano verranno diffusi il tasso di disoccupazione, la variazione degli occupati non agricoli (non-farm payrolls) e l’andamento dei salari a ottobre.
I future del mercato azionario statunitense viaggiano intanto attorno alla parità (S&P -0,02%, Dow Jones -0,09% e Nasdaq +0,05%), mentre l’Asia è in rosso (il Nikkei -0,61%, Shanghai -0,71% e Hong Kong -1,18%) dopo che Kaisa Group, gruppo immobiliare quotato a Hong Kong, non ha rimborsato un prodotto di wealth management. Kaisa, i cui titoli sono stati sospesi, è il secondo maggior emittente di bond off-shore high yield in dollari tra gli sviluppatori immobiliari cinesi dopo Evergrande. A pesare sul sentiment sono anche le preoccupazioni per il nuovo aumento di casi di Covid-19 in Cina.
Nel valutario, l’euro/dollaro è a 1,156 (+0,03%), il dollaro/yen a 113,63, -0,11% e il cross tra sterlina e dollaro è a 1,349, -0,03%. Il Bitcoin fa +1,76% a 62.277 dollari, sempre vicino al suo massimo storico di 64.895 dollari toccati lo scorso aprile. Intanto tra le commodities i prezzi del petrolio sono in rialzo dopo che il vertice dell’Opec+ non ha modificato l’offerta (guarda qui). Il Wti fa +0,72% a 79,40 dollari al barile, sempre sui massimi da sette anni, il Brent segna il +0,27% a 80,76 dollari, al top da tre anni. L’oro resta sotto ai 1.800 dollari l’oncia, e tratta a 1.797 dollari (+0,24%).
L’agenda macro di oggi prevede nel corso della mattina le vendite al dettaglio nell’Eurozona, che suggeriranno l’andamento dei consumi interni, oltre che la produzione industriale in Francia e Spagna e Germania. In serata l’agenzia Moody’s si pronuncerà sul rating del debito sovrano in Italia.
A livello societario da seguire Banco-Bpm, Mps, Enel, Prysmian, Bper e Banco Desio. Leonardo ha già diffuso i dati (leggi qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
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