Scendono le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. A dicembre -3,8% le vendite di case. Gli ordini beni durevoli deludono le attese
Notizie macro-economiche contrastanti giungono dagli Usa. Nel quarto trimestre del 2021 il Pil è salito del 6,9% su base annua, ben oltre le attese di una espansione pari a +5,5%. E’ quanto emerge dalla lettura preliminare del dato, a cui seguiranno due revisioni nell’arco dei prossimi mesi. Il ritmo di crescita è il più forte dal 1984. Tra le componenti le spese per consumi sono balzate del 3,3% nel corso del quarto trimestre.
Sul fronte lavoro nella settimana terminata il 22 gennaio il numero dei lavoratori americani che hanno fatto richiesta per la prima volta per ricevere i sussidi di disoccupazione è sceso di 30.000 unità, a quota 260.000. Il dato è stato in linea con le attese. La media mobile delle ultime quattro settimane, un dato più veriterio di come va il mercato, è invece aumentata da 232.000 unità a quota 247.000. Il numero totale dei lavoratori Usa che continuano a percepire i sussidi di disoccupazione si è attestato a 1,675 milioni rispetto agli 1,635 milioni dell’ultima settimana.
Calano le vendite di case negli Usa. L’indice, pubblicato dall’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), a dicembre è sceso del 3,8% su base mensile, attestandosi a 117,7 punti dai 122,3 punti registrati a novembre (dato rivisto da 122,4 punti). Il dato si mostra peggiore delle attese degli analisti che indicavano un -0,2% e si confronta con il -2,3% precedente. Il motivo di questo calo è dovuto ai tassi sui mutui che continuano a salire.
Sempre negli Stati Uniti gli ordini di beni durevoli hanno mostrato a dicembre una flessione dello 0,9% su base mensile rispetto al +3,2% della passata rilevazione. Il mercato si attendeva una flessione minore, dello 0,6%
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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