Nel quarto trimestre +0,6%, sopra le previsioni. La variazione acquisita del Pil per il 2022 è +2,4%. Rallenta la crescita nell’Eurozona
L’economia italiana è in crescita. Il Pil ha visto +6,5% nel 2021: un netto balzo in avanti rispetto al 2020 quando l’economia italiana aveva subito un crollo di quasi il 9%. Lo certifica l’Istat.
Nel quarto trimestre il Pil ha registrato una crescita dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti e del 6,4% su base annua. «L’economia italiana registra per il quarto trimestre consecutivo una espansione, seppure a ritmi più moderati rispetto ai periodi precedenti», ha sottolineato l’Istituto nazionale di statistica in una nota.
La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e di un aumento sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. Dal lato della domanda vi è un contributo positivo della componente nazionale e un apporto negativo della componente estera netta.
La variazione acquisita del Pil per il 2022 è +2,4%.
«Questa crescita è stata resa possibile non solo dalla ripresa dell’economia mondiale, ma anche dalle vigorose azioni di sostegno a imprese e famiglie attuate dal Governo e dal successo della campagna di vaccinazione e delle altre misure di controllo dell’epidemia da Covid-19», ha commentato il Mef secondo cui “pur non sottovalutando i fattori di incertezza che sussistono a livello internazionale, l’obiettivo del Governo resta quello di conseguire nel 2022 una crescita del PIL superiore al 4%”.
Il ritmo di crescita dell’Eurozona rallenta invece sul finire del 2021. Secondo la prima stima dell’Eurostat il Pil relativo al quarto trimestre del 2021 ha segnato una espansione dello 0,3% rispetto ai tre mesi prima, decelerando rispetto al +2,3% precedente e deludendo le attese degli analisti che si aspettavano un +0,4%. Su base annua, quindi nei confronti del quarto trimestre del 2020, il Pil dell’Eurozona è cresciuto del 4,6%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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