Il dato misurato dall’indice dei prezzi al consumo è salito su base annua dello 0,9%, il triplo rispetto al +0,3% atteso dal consensus, e in accelerazione rispetto al +0,5% di gennaio. Contrazione per il settore dei servizi
Cresce l’inflazione in Giappone. Il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, è salito su base annua dello 0,9%, il triplo rispetto al +0,3% atteso dal consensus, e in accelerazione rispetto al +0,5% di gennaio. I numeri rimangono comunque ben al di sotto del target della Bank of Japan, pari al 2%.
L’indice CPI, al netto dei prezzi dei beni alimentari freschi, è salito su base annua dello 0,6%, in linea con le stime, in rialzo rispetto al +0,2% precedente.
La crescita è stata la più forte degli ultimi due anni, a conferma dell’aumento delle pressioni inflazionistiche alimentate dai costi energetici più alti.
Il fenomeno del caro-bolletta non sta risparmiando il Giappone, con le bollette di elettricità salite del 20% a febbraio su base annua, al ritmo di crescita più veloce dal 1981.
Esclusi i prezzi dei beni alimentari ed energetici, l’indice dei prezzi al consumo del Giappone è infatti sceso dell’1%, più del calo atteso pari a -0,9%, e rispetto al -1,1% precedente.
In contrazione il settore dei servizi giapponese a gennaio. L’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’economia e dell’industria, ha registrato una variazione negativa dello 0,7% su base mensile dopo il +0,1% di dicembre. Il dato registra su base annua un incremento dell’1,6%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: SHUTTERSTOCK
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