L’iniziativa per la produzione e distribuzione di idrogeno è stata sostenuta da 15 Stati membri
La Commissione europea, nel rispetto delle norme Ue in materia di aiuti di Stato, ha approvato il progetto di comune IPCEI Hy2Tech. L’iniziativa – spiega la Commissione Ue in una nota – è stata sostenuta da 15 Stati membri: Austria, Belgio, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna.
Gli Stati erogheranno fino a 5,4 miliardi di euro di finanziamenti pubblici, che dovrebbero sbloccare altri 8,8 miliardi di euro di investimenti privati.
35 imprese attive in uno o più Stati membri, tra cui 8 piccole e medie imprese e start-up, prenderanno parte a 41 progetti collaborando con oltre 300 partner esterni, tra cui università, organizzazioni di ricerca e PMI di tutta Europa.
«L’idrogeno ha un enorme potenziale per il futuro: è indispensabile – ha affermato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza – per la diversificazione delle fonti energetiche e la transizione verde. Investire in queste tecnologie innovative può però essere rischioso per i singoli Stati membri o le singole imprese. È qui che entrano in gioco le norme sugli aiuti di Stato per gli IPCEI. Il progetto odierno è un esempio di cooperazione europea molto ambiziosa in nome di un obiettivo comune fondamentale e testimonia anche di quanto la politica di concorrenza vada di pari passo con le innovazioni pionieristiche».
L’IPCEI riguarderà la produzione e la distribuzione di idrogeno, le celle a combustile, lo stoccaggio e l’uso, soprattutto nel settore della mobilità.
«Promuovere lo sviluppo e la diffusione della tecnologia dell’idrogeno – ha dichiarato Thierry Breton, commissario per il Mercato interno – stimolerà l’occupazione e la crescita in tutta Europa, contribuendo nel contempo a realizzare i nostri obiettivi in materia di ecologia e resilienza. In questo modo si favorisce la transizione verso l’energia pulita delle industrie ad alta intensità energetica e si riduce la nostra dipendenza dai combustibili fossili. Con questo IPCEI la produzione di idrogeno dell’Ue passerà ‘dai laboratori alle fabbriche’ e la leadership tecnologica della nostra industria diventerà anche una leadership commerciale. Naturalmente il nostro sostegno al settore dell’idrogeno non si limita ai finanziamenti: abbiamo fatto anche passi avanti decisivi nella creazione di partenariati attraverso l’alleanza per l’idrogeno pulito e stiamo elaborando norme Ue per sviluppare il mercato dell’idrogeno e creare apposite infrastrutture. Ne va del ruolo di punta dell’Europa nella trasformazione industriale del settore dell’idrogeno».