
Le trimestrali positive pubblicate stamani alimentano il rally iniziato ieri. Dopo la proposta della Commissione Ue, occhi sui prezzi del gas
La borsa americana è in netto rialzo alle prime battute dopo che l’indice Nasdaq ieri ha registrato la sua migliore performance giornaliera da fine luglio. L’indice Dow Jones nei primi minuti sale del 2,03% a 30.799,03 punti, lo S&P 500 guadagna il 2,17% a 3.757,90, il Nasdaq il 2,53% a 10.946,42.
Le trimestrali positive pubblicate stamani alimentano il rally iniziato ieri. Le azioni di Johnson & Johnson sono in rialzo del dell’1,7% dopo che l’azienda ha annunciato un risultato superiore alle attese nel terzo trimestre. Stesso discorso per Goldman Sachs, che guadagna oltre il 2%, dopo che ieri Bank of America e Bank of New York Mellon hanno annunciato risultati migliori del previsto.
Il Dow ha avuto un buon inizio di settimana, aggiungendo circa 551 punti lunedì. Anche l’S&P 500 è salito del 2,65% per la giornata. Il Nasdaq è salito del 3,43% con il rimbalzo dei titoli tecnologici, guidati da nomi come Amazon, Meta Platforms e Microsoft. È stato il giorno migliore per l’indice tech-heavy dal 27 luglio.
I timori di una recessione e di un inasprimento eccessivo della politica monetaria delle banche centrali hanno contribuito a spingere i mercati statunitensi ai minimi dell’anno nelle ultime settimane, ma il buon inizio della stagione delle trimestrali potrebbe segnalare che l’economia è al momento in una forma migliore di quanto temuto.
Al di qua dell’oceano, le Borse europee confermano il buon passo con l’avvio di Wall Street. In testa sempre Milano (+2,23%, Ftse Mib a 21.793 punti) con Tim in vetta. Bene poi Francoforte (+2,11%) e, a seguire, Parigi (+1,5%) e Londra (+1%). Quest’ultima mentre già vacilla la premier Liz Truss di cui, secondo i sondaggi, la maggioranza degli iscritti Tory vuole le dimissioni.
Sempre sotto la lente il gas con le mosse Ue che puntano ad un price cap dinamico. I Ttf ad Amsterdam che hanno aggiornato i minimi di giornata a 113,5 euro, viaggiano su quota 114,5 euro mantenendo un calo di oltre il 10%.
Si conferma poi l’allentamento delle tensioni sui titoli di Stato con lo spread tra Btp e Bund che continua a scendere e tocca i 237 punti con il rendimento del decennale italiano che cala al 4,62%.
Sul fronte dei cambi l’euro è stabile sul dollaro a 0,9873 mentre la sterlina è in calo dello 0,5% sulla moneta unica e di uno 0,25% nei confronti del biglietto verde.
Infine, sul listino milanese, spicca il +7,7% di Tim grazie alla speculazione su fondi di private equity, Cvc in primis, al lavoro su una offerta per il gruppo mentre si allungano i tempi per un accordo con Cdp. Brillante Diasorin (+4,3%) grazie ai numeri trimestrali di Roche nella diagnostica e la giudizio positivo di Morgan Stanley sul settore delle tecnologie medicali. Tra i migliori anche Poste (+4,2%) e Interpump (+4%). Frenano Tenaris (-1%) e Leonardo (-0,8%) che ieri avevano mostrato le performance più convincenti.