Se i titoli di Stato ne risentono, a Piazza Affari sono le trimestrali a tenere banco: Nexi vola quasi al +10%
Le Borse europee mettono il turbo dopo i dati sull’inflazione Usa, scesa ben oltre le attese a ottobre su base annua. I mercati terminano in netto rialzo sulla scia di Wall Street che procede in rally. A Londra l’Ftse 100 sale +1,19% a 7.383,34 punti, a Parigi il Cac 40 avanza dell’1,96% a 6.556,83 punti e il Dax di Francoforte guadagna il 3,55% a 14.151,50 punti. A Milano l’Ftse Mib segna +2,58% a 24.394 punti.
Chiusura in calo, invece, per lo spread tra BTp e Bund che rivede la soglia dei 200 punti base per la prima volta dallo scorso luglio. A caratterizzare la seduta i forti acquisti su tutti i bond dell’Eurozona sul mercato secondario Mts dei titoli di Stato europei, innescati dal dato sull’inflazione Usa risultato inferiore alle attese che fa presagire una politica sui tassi meno aggressiva.
La conseguenza è stato il crollo dei rendimenti con quello del decennale italiano tornato sulla soglia del 4%, ai minimi da settembre. Al termine della seduta, infatti, si registra per lo spread tra BTp e Bund una contrazione a 200 punti dai 210 dell’ultimo riferimento di ieri. Il rendimento del BTp decennale benchmark, scende al 4% dal 4,27% del closing della vigilia. In netto calo anche il rendimento del Bund tedesco che torna al 2% dal 2,25% del precedente riferimento.
A Piazza Affari, tra i titoli principali, sono le trimestrali a tenere banco. Seduta sugli scudi per Nexi (+9,56%), seguita da StM (+7,87%) e Azimut (+7,71%). In evidenza anche Tim (+5,19% a 0,2454 euro) dopo che i conti hanno mostrato trend in miglioramento.
Sul fronte valutario, l’euro è in deciso rafforzamento sul dollaro, con un massimo intraday toccato a 1,0185.