
Apre al ribasso la seduta di inizio settimana a Wall Street, dopo il rally della scorsa settimana sulla scia dei dati sull’inflazione di ottobre migliori del previsto
Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones scende di 69,80 punti (-0,21%), lo S&P 500 è in ribasso di 17,11 punti (-0,43%), il Nasdaq Composite perde 86,63 punti (-0,77%). Il petrolio Wti al Nymex scende dell’1,46% a 87,66 dollari al barile.
Apre al ribasso la seduta di inizio settimana a Wall Street, dopo il rally della scorsa settimana sulla scia dei dati sull’inflazione di ottobre migliori del previsto, che ha fatto registrare agli indici i migliori risultati da giugno.
Gli investitori stanno anche riflettendo sui commenti di domenica del governatore della Federal Reserve, Christopher Waller, che ha cercato di raffreddare gli entusiasmi dopo che l’inflazione ha registrato un calo nel mese di ottobre. Weller ha suggerito di «calmarsi perchè abbiamo ancora molta strada da fare», prima che la Fed decida di rallentare sull’aumento dei tassi.
Sul fronte politico, i Democratici hanno conquistato il Senato, dopo un serrato testa a testa con il GOP, anche se sarà il ballottaggio in Georgia, il prossimo 6 dicembre ad aumentare il margine della maggioranza. Per la Camera, è ancora in corso lo spoglio, con in Repubblicani in vantaggio di pochi seggi e sulla buona strada per conquistare una scarna maggioranza, che comunque metterà un freno all’agenda di riforme del presidente.
Oggi Biden ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping, per la prima volta in persona, alla vigilia del vertice del G20. Entrambi si sono augurati che la competizione economica tra i paesi che rappresentano, non si trasformi in conflitto.
La temuta tempesta sul mondo cripto suscitata dalla bancarotta di FTX non ha coinvolto altre istituzioni finanziarie, come temevano i mercati e stamani il bitcoin sta guadagnando l’1,6% a 16.642 dollari.
Al di qua dell’oceano, le Borse europee a metà seduta proseguono positive ma senza particolare slancio, in attesa dell’avvio di Wall Street dove i future sono in calo. In calo i rendimenti dei titoli di Stato, con gli investitori che sono pronti a scommettere su un politiche monetarie meno aggressive da parte delle banche centrali. Sul fronte valutario l’euro è in calo sul dollaro a 1,0282, dopo il rally delle precedenti sedute.
L’indice d’area stoxx 600 guadagna lo 0,2%. Avanzano Milano (+0,5%), Francoforte (+0,4%), Londra e Parigi (+0,3%) e Madrid (+0,4%). I listini sono sostenuti dalle tlc (+1%) e le utility (+0,6%), queste ultime con il gas che rialza la testa sopra la soglia dei 100 euro al megawattora.
Ad Amsterdam il prezzo sale a 107 euro (+10%). Tengono le banche (+0,1%) mentre è in calo l’energia (-0,2%), con il petrolio che scende. Il Wti si attesta a 88,17 dollari al barile (-0,8%) e il brent a 95,35 dollari (-0,7%).
A Piazza Affari sugli scudi Leonardo (+3,3%). Avanzano anche le utility con Terna (+2,1%), Snam (+1,7%), Italgas e A2a (+1,4%). Seduta in rialzo per Saipem (+1,9%) e Eni (+0,5%) mentre è in calo Tenaris (-0,9%). positive anche le banche con Unicredit (+1,3%), Intesa e Mps (+0,6%) e Banco Bpm e Bper (+0,2%). Sale Tim (+1,1%) che sfiora i 24 euro.
In fondo al listino Prysmian (-1,8%). Male anche Nexi (-1,6%) e Moncler (-1,3%).
Infine, stabile lo spread tra Btp e Bund a 205 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,16% (-3 punti base).