Dibattito interno alla Banca Centrale europea sull’entità degli aumenti dei tassi che comunque, come ha detto la presidente Lagarde, ci saranno
I tassi di interesse della Bce «devono salire ancora perché al livello attuale non possono assicurare in ritorno dell’inflazone al nostro obiettivo del 2%». Lo ha affermato il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel allo European Banking Congress di Francoforte.
Anche dopo gli aumenti complessivi da 200 punti base già operati i tassi «restano a livelli espansivi e con una inflazione a due cifre la sola normalizzazione non basta». La Bce ha già compiuto progressi rilevanti ma «sarebbe sbagliato astenersi da altri passi risoluti per paura di un rallentameto dell’economia – che ad oggi, secondo Nagel – non basta a far calare le pressioni» inflattive.
Diversa l’opinione di governatore della Banca centrale olandese, Klaas Knot: «Nella partita tra la Bce e l’inflazione stiamo entrando al secondo tempo e dopo i tiri lunghi della prima fase ora è probabile che il nostro gioco cambi a passaggi brevi e agili. Quindi, è probabile che rallentiamo il ritmo dei nostri aumenti dei tassi, che ci consentirà di usare tutto il nostro armamentario per rendere la nostra tattica più varia».
Lo ha affermato il governatore della Banca centrale olandese, Klaas Knot intervenendo allo European Banking Congress a Francoforte. Più in generale bisogna insistere, ha detto, negli sforzi per far abbassare l’inflazione, con una linea risoluta e i tassi andranno portati ad un livello restrittivo.
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