La Banca centrale europea: “Il settore degli uffici in Europa risente ancora molto dell’aumento dei tassi di interesse e dell’impennata dei costi di costruzione”
Le banche europee facciano attenzione ai rischi di credito legati al settore immobiliare non residenziale. Lo scrive la Vigilanza della Bce in un documento sulle priorità della Supervisione per il prossimo triennio.
“Dopo una brusca correzione dei prezzi all’inizio della pandemia, le condizioni dei mercati degli immobili non residenziali sembrano in corso di stabilizzazione” scrive la Bce che aggiunge: “tuttavia, il settore degli uffici in Europa risente ancora molto dell’aumento dei tassi di interesse e dell’impennata dei costi di costruzione, che si aggiungono alla diffusione del lavoro a distanza a seguito della pandemia. Nonostante i persistenti segnali di sopravvalutazione nell’area dell’euro, i prezzi delle abitazioni sono aumentati nella prima metà del 2022, ampliando ulteriormente il divario rispetto ai canoni di locazione. Questo andamento desta preoccupazione, anche alla luce del maggiore costo della vita, del calo dei salari reali e dell’aumento dei tassi di interesse, in particolare per le banche che operano nei paesi in cui una quota elevata dei mutui ipotecari ha tassi di interesse variabili”.