
Pioggia di commenti (per lo più negativi in arrivo dalle opposizioni) dopo il caos che si è creato sul Def
Dopo la bocciatura dello scostamento di bilancio sul Def arrivata dalla Camera (il Senato, invece, ha approvato) con 195 voti a favore, 105 astensioni e 19 voti contrari, piovo no i commenti da tutte le parti coinvolte. Da Londra è la Premier Giorgia Meloni a gettare acqua sul fuoco «Il Def verrà approvato dal Parlamento nei prossimi giorni, nelle prossime ore, manterremo il nostro impegno». Confermato anche il Consiglio dei Ministri previsto per il primo maggio «Il primo maggio è il giorno della festa dei lavoratori e vogliamo dare un segnale sul mondo del lavoro». Intanto Meloni ha convocato i sindacati per domenica sera.
Ma su tutti spicca l’ira del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che uscendo dall’aula della Camera ha commentato «Nessun problema politico, è che i deputati o non sanno o non si rendono conto».
Tra gli altri a commentare il voto alla Camera, Maurizio Lupi (NM) «Con il taglio del numero dei parlamentari il numero dei parlamentari in missione perché impegnati al governo incide maggiormente, specie quando ci sono voti con maggioranze qualificate. Per fortuna il problema si risolve ma occorre convocare un nuovo Consiglio di ministri, che approvi una nuova relazione con un nuovo scostamento diverso anche solo di un euro. Il problema che questo scostamento serviva a tagliare il cuneo fiscale sin da maggio».
Estremamente critica anche la segretaria del Pd Elly Schlein secondo la quale «o siamo di fronte a un episodio di imperdonabile sciatteria o alla prova conclamata delle divisioni della maggioranza. In entrambi i casi si dimostra la totale inadeguatezza di questo governo e di questa maggioranza, che dovranno risponderne davanti al Paese» aggiungendo «Sono andati sotto per mancanza dei voti necessari sullo scostamento di bilancio, ovvero una decisione fondamentale che impatta sui conti pubblici e quindi sulle famiglie e sulle imprese. Siamo al dilettantismo, il problema è che lo pagano l’Italia e la sua credibilità».
Da parte del leader del M5S Giuseppe Conte «Il Parlamento rilascia l’attestato di incapacità alla maggioranza Meloni. È davvero grave, è una maggioranza che ha già gettato la spugna sul Pnrr dichiarando che non riuscirà a spendere tutti i soldi e che non riesce neppure ad approvare lo scostamento di bilancio. Stiamo parlando del Def che è il documento economico più importante» che aggiunge «È un governo di incapaci e questa incapacità si riverbera sulle famiglie, sui cittadini, sulle imprese».
Non esita a dire la sua anche Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili «Preoccupa che il governo abbia avuto un problema di maggioranza rispetto al Def, in merito al quale auspichiamo una sostanziosa riflessione interna. Probabilmente è necessaria, da parte dell’esecutivo, un’ulteriore analisi su quanto accaduto, non possiamo assolutamente perdere altro tempo rispetto a tutti quelli che sono i temi fiscali ed economici. Il Paese non può permettersi di arretrare sulla riforma e sulle iniziative di sviluppo economico, è in gioco il futuro dell’economia italiana».
FOTO:ANSA/ANGELO CARCONI