I ricavi di Terna segnano un rialzo del 4,4%, mentre i ricavi salgono del 10,6%. Guidance positiva confermata
200,2 milioni di euro: a tanto ammonta l’utile netto trimestrale di Terna dai 191,8 milioni del trimestre precedente, segnando un rialzo del 4,4%. Il gestore delle reti per la trasmissione dell’energia elettrica ha registrato ricavi pari a 712,5 milioni di euro, in aumento di 68,1 milioni di euro (+10,6%) rispetto al corrispondente periodo del 2022. Tale risultato è dovuto principalmente alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate, grazie all’incremento della base asset regolata (RAB) e agli effetti dei meccanismi incentivanti output based, oltre al maggior apporto delle Attività Non Regolate.
L’EBITDA è pari a 500 milioni di euro (461,3 milioni nel 1Q2022, +8,4%), mentre l’ndebitamento finanziario netto si assesta a 8.847,2 milioni di euro dagli 8.576,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
«I risultati del primo trimestre del 2023, conseguiti in un contesto sicuramente impegnativo, dimostrano la validità della strategia e delle azioni dispiegate nel corso degli ultimi tre anni – ha dichiarato l’AD Stefano Donnarumma. – Grazie al continuo incremento degli investimenti a beneficio della transizione energetica e dell’economia italiana, proseguito nei primi tre mesi dell’anno, Terna ha potuto rafforzare ulteriormente il suo ruolo di regista del sistema elettrico italiano».
Per quanto riguarda l’outlook per il 2023 Terna conferma di poter conseguire ricavi per 3,11 miliardi di euro, un EBITDA pari a 2,12 miliardi di euro e un EPS pari a 0,43 euro. Con specifico riferimento al Piano investimenti, previsto pari a 10 miliardi complessivi nel quinquennio 2021-2025, il Gruppo ha un target 2023 pari a circa 2,2 miliardi di euro.
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