
La decisione e l’ordinanza del giudice Doughty, nominato dall’ex presidente Donald Trump, sono l’ultimo atto di una lunga disputa legale
Un giudice federale della Louisiana ha stabilito che l’amministrazione Biden avrebbe violato il Primo Emendamento della Costituzione, quando durante la pandemia furono fatte pressioni sulle aziende di social media per rimuovere i post che diffondevano disinformazione e fake news sul Covid-19, sulle elezioni e su altri temi controversi.
Il giudice Terry Doughty ha anche emanato un’ingiunzione preliminare che vieta a diversi funzionari dell’Amministrazione di avere contatti con i social media al fine di scoraggiare la pubblicazione o fare rimuovere contenuti protetti dalla libertà di espressione garantita dal Primo Emendamento.
Tra i funzionari coinvolti compaiono i nomi del surgeon general Vivek Murthy, del segretario alla Salute Xavier Becerra, della portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, oltre a tutti i dipendenti del dipartimento di Giustizia e dell’Fbi.
La decisione e l’ordinanza del giudice Doughty, nominato dall’ex presidente Donald Trump, sono l’ultimo atto di una lunga disputa legale avviata da alcuni Stati repubblicani, che hanno accusato l’Amministrazione di avere esercitato pressioni indebite sui social media. Per il giudice, durante la pandemia di coronavirus, “un periodo caratterizzato da incertezze e dubbi diffusi, il governo degli Stati Uniti sembra avere assunto un ruolo simile a quello dell’orwelliano ‘Ministero della Verità'”.
L’ordinanza del giudice Doughty ha effetto immediato, anche se potrà essere appellata dall’Amministrazione Biden. Né il dipartimento di Giustizia, né la Casa Bianca hanno al momento rilasciato commenti.
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(foto ANSA)